
Tensione Roma-Parigi, Bayrou accusa l’Italia di dumping fiscale, dura replica di Palazzo Chigi Photo Credit: Ansa Foto/Christophe Petit Tesson
01 settembre 2025, ore 10:30
Il premier francese parla di “nomadismo fiscale”, ma Roma respinge le accuse e denuncia i veri paradisi fiscali in Ue. La Lega attacca Parigi: “Parole gravi e inaccettabili”
FRANCIA VS ITALIA, L'ATTACCO DI BAYROU
In un’Europa già attraversata da fratture politiche ed economiche, un nuovo terreno di scontro si apre tra Roma e Parigi. Questa volta il casus belli è il tema della fiscalità, con accuse e repliche che hanno rapidamente alzato la tensione diplomatica. Il premier francese François Bayrou, in un’intervista a diverse emittenti d’Oltralpe, ha puntato il dito contro l’Italia, accusandola di praticare “dumping fiscale”. Secondo il leader francese, misure come quelle rivolte a chi rientra dopo anni trascorsi all’estero o decide di stabilirsi nel nostro Paese creerebbero un incentivo artificiale a spostare capitali e residenze. “Viviamo in un’epoca di nomadismo fiscale, dove ciascuno cerca il regime più vantaggioso. L’Italia – ha detto Bayrou – ha scelto questa strada”. Il tempismo non è casuale: Bayrou guida un esecutivo in difficoltà, che l’8 settembre affronterà un delicato voto di fiducia. In un contesto politico già complesso, il premier ha voluto mandare un messaggio all’opinione pubblica francese, preoccupata dalla possibilità di nuove fughe di ricchezza verso l’estero.
LA RISPOSTA DA ROMA
Non si è fatta attendere la risposta di Roma. Palazzo Chigi ha bollato le dichiarazioni francesi come “totalmente infondate” e ha espresso “stupore” per quello che viene visto come un attacco gratuito. La linea del governo guidato da Giorgia Meloni è chiara: l’Italia non pratica alcuna forma di agevolazione ingiustificata per attrarre contribuenti da altri Paesi, anzi negli ultimi anni ha addirittura aumentato il carico fiscale previsto per chi trasferisce qui la residenza. La nota del governo italiano sottolinea inoltre come, al contrario, il nostro Paese sia da tempo penalizzato dai cosiddetti “paradisi fiscali europei”, ossia Stati membri che applicano regimi particolarmente favorevoli e drenano risorse dalle casse pubbliche italiane. Da qui l’appello a Parigi affinché collabori a livello comunitario contro pratiche di concorrenza sleale che, secondo Roma, si protraggono da anni con la complicità di alcuni partner Ue. Sulla vicenda è intervenuta anche la Lega. Il partito di Matteo Salvini ha definito le parole di Bayrou “un attacco grave e inaccettabile all’Italia e ai suoi lavoratori”, attribuendole al nervosismo di un governo francese in crisi. Una presa di posizione che arriva dopo le tensioni già esplose in seguito alle dichiarazioni dello stesso Salvini su Emmanuel Macron, che avevano spinto Parigi a convocare l’ambasciatrice italiana. Il confronto, si inserisce in una cornice di rapporti bilaterali già fragili, dove ogni scintilla rischia di trasformarsi in incendio. La questione fiscale diventa così un nuovo argomento di scontro tra due Paesi centrali nello scacchiere europeo.