Matteo Salvini a RTL 102.5: “Al lavoro per rivedere rinnovi patente per età”

Matteo Salvini a RTL 102.5: “Al lavoro per rivedere rinnovi patente per età”

Matteo Salvini a RTL 102.5: “Al lavoro per rivedere rinnovi patente per età” Photo Credit: ANSA/GIUSEPPE LAMI


Ponte sullo stretto: "Intestarlo a Berlusconi? Un grande ma ha già Malpensa"

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, interviene a RTL 102.5, all’interno di “Non Stop News”, per commentare, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Ludovica Marafini, le ultimissime notizie di attualità.


IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

«Io ce la sto mettendo tutta da quasi tre anni, lavorando quotidianamente con ingegneri, architetti, geologi, sindaci, imprenditori e mai nella storia si è arrivati ad un punto così avanzato. Oltre ai dati già diffusi, aggiungo che ci sarà un risparmio in macchina fra un’ora e un’ora e mezza rispetto ai tempi di oggi e in treno fra due ore e due ore e mezza, con una riduzione delle cose e dell’inquinamento in acqua e in aria di tutta evidenza. Tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Turchia, alla Cina, al Giappone e alla Svezia, fa ponti per collegare terra ferma e isola e dopo due mila anni di tentativi, conto che sia la volta buona».


TRA QUALCHE MESE AL VIA I CANTIERI E POI 7 ANNI DI LAVORO

«Questi sono i tempi che dettano gli ingegneri. Io ho fatto quello che un ministro e un politico poteva fare fino ad oggi: trovare i finanziamenti, approvare le norme, mettere in piedi una società, mettere d’accordo i territori e approvare il progetto. Adesso sta agli ingegneri italiani, che sono tra i migliori al mondo, mettere in pratica la loro bravura. Io ho visto già oggi il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini, e ha detto che è felicissimo e che sarà un’opera eccezionale. Ricordo a chi ci ascolta, e che magari attraverserà lo stretto in questi giorni e vedrà quanto tempo ci si mette prendendo il traghetto, che il ponte è solo la metà del costo di cui si parla, perché il ponte si porta dietro decine di chilometri di nuove strade e ferrovie, sia in Sicilia che in Calabria. Faccio un esempio da milanese, ci sarà la metropolitana dello stretto: ci saranno tre fermate a Messina, una nuova stazione delle ferrovie a Messina e una nuova stazione delle ferrovie a Reggio e si potrà attraversare lo stretto prendendo la metropolitana come oggi fanno i milanesi, i romani, i torinesi e tanti altri italiani».


IL VIA LIBERA DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI

«Prima di iniziare i lavori a settembre, occorre solo la registrazione della Corte dei Conti. Siamo ad agosto, è chiaro che è ferragosto per tutt’Italia e non c’è un tempo certo entro cui ci debbano restituire l’atto. Si ipotizza che entro un mesetto possa arrivare quindi l’impresa costruttrice, che è italiana ma ci sono anche consorziati giapponesi, danesi, spagnoli e sono coinvolti anche i francesi e gli americani, conta tra settembre e ottobre di partire. La bollinatura della Corte dei Conti non è scontata, nella vita non c’è mai niente di scontato. Sono stati due anni e mezzo vissuti quotidianamente con attenzione. C’è il tema delle infiltrazioni mafiose contro cui alzeremo le barriere più rigide del mondo, però nelle scorse ore ero sia a Messina che a Reggio e porto la voce di tanti giovani siciliani che si ribellano e scrivono “Non si può fare il ponte. Salvini sbaglia perché c’è la mafia e l’'ndrangheta”. Uno Stato deve poter controllare che i mafiosi e gli ‘ndranghetisti non si infilano laddove non devono. Sono stanchino perché è frutto di un lavoro lungo e complesso, ma sono molto felice. Con il Ministero dell’Interno stiamo cercando di avere tutte le contromisure possibili del mondo».


LA QUESTIONE DEGLI ESPROPRI

«Verranno effettuati con gradualità, come in tutte le altre opere pubbliche. C’è all’ascolto magari qualcuno che è stato espropriato, penso all’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, la Roma-Napoli-Bari, alla Brescia-Verona-Vicenza, alla Tav… È chiaro che in tutte le opere stradali, autostradali e ferroviarie ci sono terreni e immobili da espropriare. Saranno circa quattrocento su entrambe le sponde e saranno indennizzati come la legge prevede, per tempo. Anzi, saranno indennizzati con una quota maggiore rispetto all’usuale, quindi penso che tutti avranno soddisfazioni. Poi ripeto, pensare di essere osservati dal mondo, perché ieri la rassegna stampa internazionale mostrava l’Italia con giovani ingegneri italiani sulle prime pagine del New York Times, in Cina, in Turchia, in Canada, in Gran Bretagna, per un’opera pubblica che non ha precedenti è qualcosa che porta l’Italia all’attenzione di tutti. Oggi i ponti simili più lunghi sono in Turchia, in Giappone e in Cina. In Giappone tra l’altro ha un’area sismica più problematica dell’Italia ed è chiaro che il ponte è stato disegnato dagli architetti e studiato al Politecnico perché resista ai venti e a eventuali terremoti. Io sono davvero soddisfatto».


IL PROGETTO DEL PONTE A FASI

«Questa settimana abbiamo approvato il progetto definitivo e sono centinaia e centinaia di tavole ingegneristiche di ingegneri, geologi architetti, e un piano economico-finanziario dettagliato euro per euro. L’abbiamo visto con gli anni scorsi con la guerra, il Covid, il caro benzina, da qui al 2032 spero che il buon Dio e la sorte ci accompagni, perché il piano approvato è dettagliato al singolo euro e al singolo centimetro. Dall’approvazione della Corte dei Conti, l’azienda partirà con il progetto esecutivo, poi per lotti vuol dire fare quello che si sta facendo in tutti gli altri cantieri da una parte all’altra dell’alta velocità, si procede per parti e per salire sul ponte occorreranno strade, ferrovie e ci saranno biblioteche, centri sportivi, porti turistici. Insomma, cambia completamente in meglio l’area dello stretto».


A CHI SARÀ INTITOLATO IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA?

«Mi piacerebbe chiederlo agli italiani, adesso mi interessa che si parta perché diciamo che l’avvio dei lavori del ponte siciliani e calabresi se lo sono sentiti annunciare qualche decina di volte nel corso della storia. Quindi partiamo e partiamo bene, l’idea che ho la tengo per me, ma è una cosa su cui piacerà coinvolgere i cittadini. Silvio Berlusconi era un grande e che al ponte ha creduto e lavorato, ringrazio il ministro Lunardi che tanti anni fa prima di me ha fatto partire il progetto. Berlusconi ha già l’aeroporto di Malpensa intitolato a lui e penso che sia una grande cosa».


UN CASO POLITICO DIETRO LE ULTIME VICENDE GIUDIZIARIE

«Penso di no e spero di no, anche perché io ci sono dentro da quattro anni e mezzo. Al di là delle vicende altrui a Milano, nelle Marche, a Prato, ad Almasri, io ho fatto quattro anni e mezzo di udienze e di processo a Palermo per il blocco degli sbarchi e sono stato assolto a dicembre dal Tribunale con duecentosessantotto pagine che certificavano che bloccare lo sbarco degli immigrati regolari era un diritto. Adesso la Procura ha fatto il suo corso e torneremo in autunno in Cassazione, che è un po’ come i calci di rigore. È una partita secca, in una sola giornata. Tra ottobre e novembre si deciderà se innocente o colpevole, quindi mi permetta di dire che è un Paese strano quello che riporta dopo quattro anni un ministro in carica sul banco degli imputati per aver fatto quello che tutta Europa sta facendo, ossia impedire il traffico di essere umani. Quindi, da questo punto di vista, il sospetto che sia un’azione politica e non giuridica c’è, c’è tutto, è pesante, è fondato».


LA QUESTIONE ALMASRI: ESTENDERE L’IMMUNITÀ PARLAMENTARE AL CAPO DI GABINETTO BARTOLOZZI

«Io so che alla fondazione Enaudi c’è un ente privato che si occupa di giustizia e diritti civili che sta raccogliendo online le firme per reintrodurre le tutele per eventi come era previsto dai padri costituenti in Costituzione. Quindi questo è un dibattito sicuramente interessante, ma su quello che mi chiedete non ho abbastanza informazioni. Sto facendo il ministro, è chiaro che il ponte, così come le olimpiadi di Milano-Cortina, come la Tav o la Metro C di Roma o il prolungamento della metro blu di Milano, lo sto facendo in totale accordo con i miei funzionari, con il mio capo di gabinetto, con la mia squadra. Quello che decido io lo decidiamo insieme e mai penserei di lasciare da soli i miei funzionari qualora qualcuno avesse un problema, questo sicuramente sì».


LA QUESTIONE DEI DAZI AMERICANI E L’ACCORDO CON VON DER LEYEN

«Intanto i mercati e le imprese dicono di sì, che non hanno paura perché la Borsa in questi giorni è cresciuta. È chiaro che non è un indicatore generale, però la Borsa italiana è ai massimi storici, quindi sono le imprese italiane che non temono questo scontro, che sicuramente è problematico, perché qualunque piccola o grande guerra commerciale porta dei problemi. Continuo a ripetere che, siccome per lavoro incontro centinaia di imprenditori nelle mie settimane, sono tutti più preoccupati e danneggiati dalla burocrazia europea, dai divieti, dai vincoli, dai green deal, dalle norme contro le auto, contro le moto, contro i furgoni, che non da questi dazi. Qualcosa per l’Europa, che si potrebbe fare questo pomeriggio in pieno agosto, è stoppare il green deal, con tutte le regole assurde che stanno penalizzando le imprese e i cittadini. Il 15% penso che l’impresa italiana lo posso sostenere, se ci sarà qualche settore in particolare in difficoltà, come governo abbiamo già detto che siamo pronti a intervenire a sostegno. Vediamo nei fatti, se ci sarà qualche settore più in difficoltà di altri. Però ripeto, il problema per le nostre imprese è l’eccesso di burocrazia italiana, e io con la riforma del codice degli appalti sto cercando di far risparmiare fra i 6 e gli 8 mesi alle imprese per ogni cantiere, ma soprattutto la burocrazia europea. Non so se vi rendete conto non solo della grande impresa, ma l’agricoltore, l’artigiano quanti criteri di pseudo sostenibilità, criteri che non sono ambientali ma sono idioti, debba servire per arrivare al bilancio a fine mese. Ecco questi sono imposti da Bruxelles, questo è un mega dazio cartaceo che Bruxelles, se volesse, potrebbe eliminare domani mattina».


LE ELEZIONI REGIONALI

«Io con Luca Zaia mi sento tutti i giorni, perché ripeto, aver ottenuto l’Italia come sede delle Olimpiadi invernali che il prossimo 6 febbraio vedranno milioni di turisti arrivare in Italia e 3 miliardi di telespettatori schiacciare sul telecomando il loro canale per guardare l’Italia è qualcosa su cui stiamo lavorando giorno e notte per fare la miglior figura possibile. Luca quindi lo sento tutti i giorni, è un gran governatore. È chiaro che squadra che vince non si cambia, il ragionamento sarà così nelle Marche, è stato così nelle altre regioni amministrate dal centro-destra, sarà così in Calabria, dove il governatore ha scelto di richiedere la fiducia ai cittadini per evitare uno stillicidio di inchieste e mezze inchieste. Conto che il buon governo in Veneto, dove la Lega è nata e cresciuta a centinaia di sindaci e migliaia di amministratori locali, possa trovare il centro-destra compatto. Ne sono convinto. Io sarei pronto anche domani mattina, però da ministro dei trasporti, il mese di agosto per me è quello più complicato sul tema delle autostrade, bollini rosse, delle navi, degli aerei, dei treni quindi per me è un mese molto meno vacanziero rispetto ad altri».


NOVITÀ PER RINNOVI PATENTE

«Mi raccomando, guidare con estrema prudenza perché noi abbiamo fatto un nuovo codice della strada, però inversioni a U in autostrada e non prendere l’autostrada contromano è qualcosa che non posso imporre con il codice della strada. Occorre essere sempre sul pezzo quando ci si mette alla guida, altrimenti si creano disastri. Stiamo ragionando su come eventualmente rivedere gli esami sul rinnovo della patente di guida, dopo certi limiti di età perché dopo quello che sta succedendo in queste settimane, una riflessione, basata sui numeri e sui dati, me la impone. Ci stanno ragionando i tecnici delle motorizzazioni, perché è chiaro che i ripetuti episodi impongono una riflessione se occorra, dal punto di vista medico, rivedere le attenzioni per i rinnovi della patente dopo una certa età. Non dò numeri a caso, perché aspetto i riscontri delle analisi che i tecnici stanno facendo».



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