Il governo scozzese si scusa per le adozioni forzate imposte a ragazze madri

Il governo scozzese si scusa per le adozioni forzate imposte a ragazze madri

Il governo scozzese si scusa per le adozioni forzate imposte a ragazze madri Photo Credit: Fotogramma.it


La premier Nicola Sturgeon, si congeda dal Paese (dopo le dimissioni annunciate) facendo ammenda sulle vessazioni contro giovani donne negli anni 50-60 e gli abusi di quel periodo storico

Il governo locale della Scozia - nazione del nord del Regno Unito con sentimenti di tradizionalismo fortemente radicati in passato - ha formalizzato oggi un atto pubblico di scuse per le vessazioni compiute dalle autorità fra gli anni '50 e '70 del secolo scorso contro migliaia di ragazze madri. L'atto è stato sancito dall'attuale first minister di Edimburgo, la leader indipendentista Nicola Sturgeon, come una sorta di canto del cigno del proprio mandato decennale visto che la settimana prossima si concluderanno le elezioni in seno al suo partito (Snp) destinate a indicare chi le succederà dopo le dimissioni a sorpresa preannunciate a febbraio.

LE SCUSE

Sturgeon ha dichiarato che il governo rivolge a nome di tutta la Scozia scuse "sincere, senza riserve e dal profondo del cuore" alle vittime della pratica delle adozioni forzate: imposte in quegli anni ad almeno 60.000 madri non sposate secondo i calcoli. "E' tempo - ha detto intervenendo di fronte all'assemblea parlamentare scozzese di Holyrood, a Edimburgo - di riconoscere gli errori terribili commessi", sebbene "sia quasi impossibile per noi comprendere fino in fondo – senza esserci passati - l'odissea che quelle donne furono costrette a subire". Durante il dibattito è stato ricordato inoltre come alcuni dei bambini strappati alle madri, e dati in adozione a famiglie estranee, abbiano in seguito sperimentato anche episodi di maltrattamento o abusi sessuali.

POSSIAMO RICONOSCERE I TERRIBILI TORTI CHE SONO STATI FATTI

Intervenendo ieri al parlamento scozzese, la signora Sturgeon ha trattenuto le lacrime mentre si scusava formalmente per "i terribili torti che sono stati fatti". In uno dei suoi atti finali come primo ministro, ha detto: "Quindi oggi, come primo ministro, a nome del governo scozzese, dico direttamente alle madri a cui sono stati portati via i loro bambini, ai figli e alle figlie che sono stati separati dai genitori, ai padri ai quali sono stati negati i diritti e alle famiglie che hanno vissuto con questa eredità: per i decenni di dolore che avete sofferto, porgo oggi scuse sincere, accorate e senza riserve. Ci dispiace. Nessuna parola potrà mai rimediare a quello che ti è successo, ma spero che queste scuse ti portino un po' di conforto."


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