Dazi, la Cina risponde e alza il tiro: 125% sui beni Usa. Intanto Xi tende la mano all'Europa

Dazi, la Cina risponde e alza il tiro: 125% sui beni Usa. Intanto Xi tende la mano all'Europa Photo Credit: fotogramma
11 aprile 2025, ore 13:45
Dall'84% al 125%: la Cina alza i controdazi. Il presidente Trump elogia il suo omologo cinese, ma non abbassa le aliquote sulle importazioni dall'oriente. Xi Jinping cerca la sponda europea per rispondere al bullismo americano
Bordate tra le sponde del Pacifico: le due potenze mondiali si dichiarano guerra
E’ una vera e propria guerra commerciale tra Cina e Usa. Mentre il presidente statunitense Trump si spertica a definire ‘amico’ l’omologo Xi Jinping, il leader cinese spara controdazi ai controdazi americani, che erano la risposta ai controdazi cinesi, che erano a loro volta risposta ai dazi americani. Xi jinping, intanto, cerca sponde alla politica aggressiva americana che sa di bullismo internazionale.
IL BRACCIO DI FERRO
Continuano a mostrare i muscoli i due leader che si contendono il primato commerciale mondiale. The Donald e Xi non mollano e rilanciano a suon di dazi. L’ultima tariffa è quella comunicata dal presidente cinese, che rialza l’aliquota alle importazioni americane dall’84 al 125%. Le nuove misure entreranno in vigore domani. Il ministero delle Finanze fa sapere che il Dragone 'ignorerà ulteriori giochi sui numeri dei dazi statunitensi' che avranno 'perso la loro giustificazione economica' e tutelerà comunque 'con forza i suoi diritti'.
GIU’ LE BORSE
Le Borse europee e i future di Wall Street girano rapidamente in calo, dopo l'annuncio cinese. Tra i principali listini europei Milano è maglia nera a -1,5%. In calo anche Francoforte (-1,4%), Parigi (-0,9%), Madrid (-0,5%) e Londra (-0,3%). Attesi il discorso della presidente della Bce Lagarde all'Eurogruppo e il rating di S&P sull'Italia. Dollaro ai minimi dal 2024. Oro ai nuovi massimi. Lo spread tra Btp e Bund sale a 127 punti, il rendimento al 3,87%.
LA SIMULAZIONE
Intanto Dombrovskis, il commissario all’economia dell’Unione Europea, fa sapere che "Secondo le nostre ultime simulazioni con un modello sull'impatto dei dazi statunitensi, il Pil degli Stati Uniti si ridurrebbe dallo 0,8 all'1,4% entro il 2027. L'impatto negativo sull'Ue sarebbe inferiore a quello degli Stati Uniti, circa lo 0,2% del Pil. Se i dazi fossero confermati permanentemente le conseguenze economiche saranno negative del 3,1-3,6% per gli Usa e 0,5%-0,6% per l'Ue, l'1,2% per il Pil mondiale, mentre il commercio globale diminuirà del 7,7% tra tre anni", ha detto il commissario nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo a Varsavia, in Polonia, che detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea.