Ucraina, a Parigi i ‘volenterosi’ per Kiev mantengono le sanzioni a Mosca. Meloni ripete il no all’invio di soldati

Ucraina, a Parigi i ‘volenterosi’ per Kiev mantengono le sanzioni a Mosca. Meloni ripete il no all’invio di soldati

Ucraina, a Parigi i ‘volenterosi’ per Kiev mantengono le sanzioni a Mosca. Meloni ripete il no all’invio di soldati Photo Credit: Agenzia Fotogramma


Il numero uno francese Macron: “L’obbiettivo principale rimane quello di conquistare una pace solida e durevole, però la Russia sta fingendo di negoziare, e non vuole davvero la fine del conflitto. Ma sosteniamo l’iniziativa del presidente americano Trump”

E’ stato il presidente francese Macron a riassumere il nuovo vertice dei “volenterosi”: al termine in conferenza stampa ha dichiarato che “l’obbiettivo è conquistare una pace solida e durevole”, e ha evidenziato come “Mosca stia fingendo di negoziare, e come non voglia la pace”.

La decisione

Da qui la decisione unanime di mantenere la pressione sulla Russia attraverso le sanzioni, e quella di mantenere il sostegno all’esercito ucraino. Prima del summit Macron aveva sentito al telefono il presidente americano Donald Trump, a cui aveva confermato l’appoggio alla sua iniziativa sul conflitto russo-ucraino. Insomma, come dicono fonti autorevoli, durante il vertice di oltre tre ore i cosiddetti volenterosi si sono mostrati determinati a continuare a sostenere l'Ucraina, e hanno avanzato dubbi sulla possibilità che la Russia attui il cessate il fuoco parziale annunciato. Fin qui compattezza e unità, invece ci sono divisioni sull’invio delle truppe, confermate dallo stesso Macron. Il quale ha anche annunciato la decisione di incaricare i responsabili dei ministeri degli Esteri dei Paesi membri della coalizione di preparare entro tre settimane delle proposte su come monitorare il cessate il fuoco in Ucraina. Macron ha pureaffermato che una delegazione militare franco-britannica sarà inviata in Ucraina per lavorare con le forze armate ucraine "per pianificare il loro futuro". Da parte sua la premier Giorgia Meloni ha lasciato l'Eliseo senza rilasciare dichiarazioni. Ed è poi ripartita per Roma.

Parigi

Parigi dunque ha accolto un nuovo vertice dedicato all'Ucraina, promosso congiuntamente da Francia e Regno Unito. L'incontro è stato la terza iniziativa di questo tipo, dopo il summit tenutosi a Londra, il 2 marzo, e il secondo in formato virtuale del 15 marzo, tra i leader dei partecipanti alla cosiddetta "Coalizione dei volenterosi", un gruppo di oltre trenta Paesi. Fra gli scopi quello di costituire una missione di mantenimento della pace da inviare in Ucraina con l'impegno di garantire il rispetto di un'eventuale tregua.

Meloni

In questo contesto si inserisce la posizione dell'Italia che è stata rappresentata alla riunione dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: secondo fonti di governo la premier, in modo coerente con la linea espressa nelle ultime settimane, ha ribadito un fermo no all'invio di truppe europee in Ucraina. Ma come anche stabilito nell’ultima riunione di governo che la presidente del Consiglio ha avuto con i suoi due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini, ha espresso la disponibilità italiana in caso di missione sotto l’egida delle Nazioni Unite. E Meloni poi ha anche rinnovato la volontà di tenere uniti Europa e Stati uniti, ovvero il fronte occidentale. Il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi alla fine ha recitato così: "Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a Parigi al Vertice sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina. L’incontro ha permesso di ribadire l’impegno dei partner europei e occidentali per una pace giusta e duratura, che necessita del continuo sostegno all’Ucraina e di garanzie di sicurezza solide e credibili che il Presidente del Consiglio ha riaffermato debbano trovare fondamento nel contesto euroatlantico, anche sulla base di un modello che in parte possa ricalcare quanto previsto dall’articolo 5 del Trattato di Washington. Ipotesi su cui il Presidente Macron ha sollevato con interesse l’opportunità di un approfondimento tecnico, che il Presidente Meloni ha accolto con favore. Nel corso della riunione i Leader hanno anche discusso l’importanza di una efficace attuazione e monitoraggio del cessate il fuoco, su cui si sta facendo spazio un possibile ruolo delle Nazioni Unite, in linea con la posizione del Governo italiano. Il Presidente del Consiglio ha, inoltre, indicato come sia ora importante poter estendere il cessate il fuoco parziale alle infrastrutture civili, come le scuole e gli ospedali, con l’obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco totale. Ribadendo che non è prevista alcuna partecipazione nazionale ad una eventuale forza militare sul terreno, il Presidente Meloni ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, auspicando il coinvolgimento di una delegazione americana al prossimo incontro di coordinamento".


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