Sebastiano Caffo a RTL 102.5: “L’acquisizione di Cinzano rappresenta per noi l’ingresso nel campo dei vermut e degli spumanti”

Sebastiano Caffo a RTL 102.5: “L’acquisizione di Cinzano rappresenta per noi l’ingresso nel campo dei vermut e degli spumanti”
23 luglio 2025, ore 11:07 , agg. alle 23:18
Sebastiano Caffo, CEO del Gruppo Caffo 1915 e presidente del Consorzio Nazionale Grappa, è stato ospite di RTL 102.5 per parlare di un’impresa che ha saputo unire tradizione e innovazione, affermandosi come eccellenza italiana nel settore dei distillati
L’estate è anche l’occasione per riscoprire le eccellenze del territorio italiano. Oggi RTL 102.5 si sposta in Calabria per raccontare una lunga e affascinante storia imprenditoriale: quella del Gruppo Caffo, noto in tutto il mondo per prodotti iconici come l’Amaro del Capo. «Sono passati 110 anni da quando il mio bisnonno acquistò la prima distilleria, anche se già da una ventina d’anni svolgeva il mestiere di distillatore. Quindi la storia dei distillatori Caffo risale alla fine dell’800».
I DAZI AMERICANI SUL MERCATO DEGLI ALCOLICI
Ospite di RTL 102.5, Sebastiano Caffo ha affrontato anche il tema dell’impatto dei dazi americani sul mercato degli alcolici: «I dazi sicuramente ci preoccupano, non solo quelli americani ma anche quelli cinesi. I dazi statunitensi, considerando che gli USA rappresentano il mercato più importante al mondo per gli alcolici italiani, sono fonte di preoccupazione per l’instabilità con il quale il presidente americano comunica il cambiamento dei dazi da un giorno all’altro. Ciò che interessa a noi produttori è avere stabilità e un programma chiaro su quelli che saranno i dazi nei prossimi anni, in modo da poter pianificare i nostri investimenti per la presenza sul mercato. Noi abbiamo una filiale negli Stati Uniti da più di una ventina d’anni, quindi per noi è uno dei mercati principali insieme alla Germania. Sicuramente questo problema dei dazi inciderà sul futuro della nostra attività dal punto di vista lavorativo», spiega. «Il danno non sarà solo nostro, ma anche per gli americani. Ad esempio, un prodotto come la grappa italiana, che ha un’indicazione geografica riservata all’Italia, non potrà essere sostituito da un’acquavite americana. Quindi, chi vorrà bere una buona grappa dovrà necessariamente acquistare un prodotto italiano e si troverà a pagarlo di più rispetto a quando i dazi non c’erano. Lo stesso vale per gli amari, che hanno una prerogativa tutta italiana. Sicuramente questo inciderà sul mercato. Anche se i grandi quantitativi di acquavite in America sono rappresentati da whisky, vodka e altri prodotti, è chiaro che c’è una parte di consumatori che ama i prodotti italiani o europei», continua.
L’ACQUISIZIONE DI CINZANO
Sulla prima radiovisione d’Italia, Sebastiano Caffo ha raccontato anche le nuove prospettive dell’azienda e l'acquisizione di un marchio storico come Cinzano, che segna l’ingresso del gruppo nel mondo dei vermut e degli spumanti e ne rafforza la presenza internazionale.
«Cinzano è un brand presente dal 1757 e per noi rappresenta l’ingresso nel campo dei vermut e degli spumanti, oltre che dei liquori, settore in cui abbiamo sempre lavorato. Oltre a una diversificazione, questo per noi segna anche l’apertura a molti mercati esteri, perché Cinzano esporta oltre il 90% della sua produzione. Sarà presente in più di 100 Paesi al di fuori dell’Italia», conclude.