Quirinale, l’elezione del Presidente è una storia anche di schede precompilate, fantasma, scomparse

Quirinale, l’elezione del Presidente è una storia anche di schede precompilate, fantasma, scomparse

Quirinale, l’elezione del Presidente è una storia anche di schede precompilate, fantasma, scomparse


Intanto dal 17 dicembre è possibile visitare digitalmente tutto l'edificio della Presidenza della Repubblica direttamente da pc, tablet e smartphone collegandosi su g.co/quirinale: è il progetto dedicato al Colle dalla piattaforma Google Arts & Culture

Nei palazzi del potere oggi naturalmente si festeggia il Natale, ma testa, mente e cuore sono già rivolti al prossimo anno, e all'appuntamento clou.  Già, perché la scelta del successore di Sergio Mattarella si avvicina sempre di più, la votazione è prevista nella seconda di metà di gennaio. E c’è da segnalare come la storia delle elezioni del Presidente della Repubblica registri anche episodi che non possono essere certo definiti brogli, ma che presentano comunque aspetti anomali e controversi.


Il caso Segni

Ad esempio il 6 maggio del 1962, nella seduta che portò all'elezione di Antonio Segni, al nono scrutinio il senatore Antonio Azara fu sorpreso con in mano una scheda dove era già scritto il nome di Segni. Gliela aveva passata il senatore Angelo Cemmi, che già aveva espresso la preferenza prima che arrivasse il suo turno e ceduto la scheda al collega che ne era privo, nonostante fosse già stato chiamato. Un atto ''compiuto in buona fede e non allo scopo di violare la segretezza del voto'', spiegò il presidente, Giovanni Leone, dopo aver ascoltato le giustificazioni dell'interessato e aver disposto il rinvio di un paio d'ore e la ripetizione dello scrutinio. Fu anche cambiato il colore della scheda da bianco a giallo, chiedendo di mostrarla chiusa per poterne verificare il colore.


Le cabine catafalco

Nel maggio del 1992 l'episodio che portò all'installazione delle cabine 'catafalco' e alla procedura di chiama e di vidimazione delle schede tuttora in vigore. Accadde che nel quinto e sesto scrutinio risultarono, rispettivamente, tre e cinque schede in più rispetto ai votanti. Le votazioni, spiegò il presidente Oscar Luigi Scalfaro, non furono annullate applicando ''il principio generale di resistenza'' previsto dal Regolamento della Camera, in quanto aggiungendo o togliendo quei voti non sarebbe cambiato l'esito della votazione. Tuttavia da quel momento in poi per garantire ''segretezza e libertà di voto'' furono innovate le procedure, con la consegna ai grandi elettori delle schede timbrate e siglate e della matita e il voto espresso nella cabina.


L’eccezione

Tuttavia nel 2006, nella seduta che portò all'elezione di Giorgio Napolitano, dopo il secondo scrutinio risultò una scheda in meno rispetto ai votanti, in quanto, spiegò il presidente Fausto Bertinotti, ''non tutte le schede consegnate sono state deposte nelle urne, in una delle quali è stato peraltro ritrovato un foglio bianco''.


Il click

Nel frattempo, percorrere con un click il Salone delle Feste soffermandosi con il naso all'insù sui suoi imponenti lampadari, o quello dei Corazzieri, grande come un campo da tennis al coperto, come infatti in epoca sabauda veniva usato; camminare lungo i sontuosi corridoi e ammirare in ogni ambiente i mobili preziosi e le opere d'arte di cui osservare ogni più piccolo dettaglio. Infine affacciarsi idealmente da una delle finestre per godere della vista più bella di Roma. Un Palazzo del potere che diventa sempre più "casa": così potrebbe essere riassunto il progetto dedicato al Quirinale da Google Arts & Culture, piattaforma grazie alla quale dal 17 dicembre è possibile visitare digitalmente tutto l'edificio della Presidenza della Repubblica direttamente da pc, tablet e smartphone collegandosi su g.co/quirinale. Realizzato in oltre un anno di lavoro da una squadra di più di 30 esperti, tra ingegneri e tecnici, il progetto offre al pubblico 100km di percorsi digitali del quirinale e della Tenuta di Castelporziano, 13 opere d'arte digitalizzate per la prima volta e catturate in altissima definizione (miliardi di pixels), 60 storie digitali create ad hoc (articolate in 4 percorsi tra funzioni, storia e architettura, collezioni e natura) e più di 1000 immagini del Palazzo e della Tenuta presidenziale, in un continuo work in progress con contenuti in italiano e in inglese sempre aggiornati. Agli sgoccioli del suo settennato, il Presidente Sergio Mattarella fa dunque idealmente un ulteriore regalo agi Italiani, dando a tutti i cittadini (ma anche al resto del mondo) la possibilità di avere un accesso privilegiato in uno dei Palazzi simbolo della Repubblica, pensando anche ai giovani, ossia usando la tecnologia per accorciare ogni distanza tra loro e le istituzioni. "Per la prima volta un palazzo del potere viene scandagliato così fino in fondo, con quasi tutta la sua collezione artistica. Fin dall'inizio del suo settennato il presidente Mattarella ha voluto aprire il Quirinale, permettendo al pubblico di entrare in molte parti del Palazzo. Poi sono stati aperte anche la tenuta di Castelporziano, la caserma dei Corazzieri e Villa Rosebery. L'obiettivo non è certo musealizzare, ma far convivere la presenza artistica con la vita dello Stato. Finalmente adesso è possibile una vera visita virtuale, un'iniziativa non pensata per la pandemia, anche se di sicuro in questi tempi difficili è utile, ma proprio per fare vedere a tutti, anche all'estero, il quirinale", spiega Giovanni Grasso, consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica. "Il progetto parte oggi sulla piattaforma di Google ma è nostra intenzione tenerlo vivo e sempre aggiornato. Pensiamo che possa essere il coronamento del percorso voluto in questi anni dal Presidente Mattarella, convinto da sempre dell'importanza dell'uso della tecnologi digitale per essere più vicini al mondo dei giovani", aggiunge Giorgia Abeltino, Senior Director relazioni istituzionali per il sud Europa di Google Arts & Culture, "ora c'è anche la Presidenza della Repubblica tra le oltre 2000 istituzioni e realtà culturali in 80 Paesi che sono parte di Google Arts & Culture per favorire il processo di democratizzazione dell'accesso alla cultura". Con una navigazione facile ed intuitiva, visitare il Quirinale sarà davvero un'esperienza coinvolgente ed immersiva: infinite le informazioni e le curiosità da scoprire, non ultima la possibilità di "sbirciare" anche nello studio del Presidente, dove abitualmente svolge le sue funzioni, o di esplorare i bellissimi giardini all'aperto attraverso la tecnologia della Street View su Google Arts & Culture che permette di entrare nel Viale delle Palme, delimitato su entrambi i lati da dodici aiuole geometriche con una rara e ricca collezione di specie arboree.


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