Oggi , domenica 10 agosto, è la Giornata Mondiale del Leone; in 25 anni dimezzata la popolazione globale

Oggi , domenica 10 agosto, è la Giornata Mondiale del Leone; in 25 anni dimezzata la popolazione globale Photo Credit: ANSA/MICK TSIKAS
10 agosto 2025, ore 08:00
Secondo il WWF il re della foresta ha perso il 90% del suo territorio storico; tra le cause, bracconaggio, perdita dell’habitat e conflitti con l’uomo; in India, cresce il numero di leoni asiatici grazie a un modello sostenibile
Oggi domenica 10 agosto si celebra la Giornata Mondiale del Leone, ma i dati diffusi dal WWF rendono questa ricorrenza tutt'altro che rassicurante: in soli 25 anni, la popolazione mondiale dei leoni si è dimezzata, e il maestoso predatore africano oggi occupa solo il 10% della sua distribuzione storica. Il quadro è critico e richiama con forza l’urgenza di azioni concrete per salvare una delle specie simbolo della biodiversità terrestre. Secondo l'organizzazione ambientalista, le principali minacce che gravano sui leoni sono la distruzione dell’habitat naturale causata dall’espansione delle attività umane, il bracconaggio, la diminuzione delle prede e il commercio illegale di esemplari o parti del loro corpo. Il leone africano (Panthera leo), in quanto predatore al vertice della catena alimentare, è considerato una specie ombrello: la sua presenza garantisce l’equilibrio degli ecosistemi, la protezione di molte altre specie e indirettamente anche la qualità della vita dell’uomo. "La scomparsa dei leoni – spiega il WWF – può avere effetti a catena: squilibri nella vegetazione, proliferazione di malattie e degrado ambientale che riducono la capacità degli ecosistemi di fornire servizi essenziali come acqua, cibo e salute." Particolarmente preoccupante è la situazione in Kenya, dove il declino della specie sta sollevando dubbi sulla salute genetica e la sopravvivenza a lungo termine delle popolazioni di leoni. Gli esperti raccomandano programmi di conservazione basati sulla genetica, il ripristino dell’habitat e un’attenta gestione della coesistenza con le comunità locali.
India: raro esempio di successo
Ma non tutto è perduto. Esiste infatti un’eccezione virtuosa: l’India. Qui, il leone asiatico – una sottospecie distinta e un tempo confinata in una manciata di individui – ha visto crescere sia la popolazione che l’area di distribuzione. Uno studio recente ha analizzato i dati raccolti tra il 2012 e il 2017 in 277 villaggi del Gujarat, documentando una convivenza sempre più stretta (e complessa) tra esseri umani e grandi felini. Il numero di villaggi colpiti da attacchi al bestiame è aumentato del 9,6% annuo, e le uccisioni di animali domestici del 15%, segno di una densità crescente di leoni. Tuttavia, il numero di attacchi all’uomo è rimasto stabile, attorno ai 21 casi all’anno. Nonostante le perdite economiche e la paura – rispettivamente al 49,8% e al 43,9% tra i motivi dell’intolleranza – il 61% della popolazione locale si è dichiarata tollerante verso la presenza dei leoni. Alla base di questo atteggiamento ci sono fattori culturali, protezioni legali, compensazioni economiche e forme di adattamento reciproco tra comunità e fauna selvatica. “L’aspetto economico – sottolinea il WWF – è cruciale per il futuro della coesistenza: il turismo naturalistico basato sull’osservazione dei leoni in libertà può diventare una leva fondamentale per promuovere la conservazione sostenibile, a beneficio delle comunità locali.”
Appello per il futuro
In occasione della Giornata Mondiale del Leone, il WWF rinnova l’appello ai governi, alle comunità internazionali e ai cittadini: salvare i leoni significa proteggere interi ecosistemi e garantire un futuro più sano e sicuro anche per l’uomo. “Il leone è molto più di un simbolo di forza: è una sentinella del nostro rapporto con la natura. Dove c’è il leone, c’è ancora speranza.”