Iran, colpito ancora il sito nucleare di Fordow. L'Aiea chiede un cessate il fuoco

Iran, colpito ancora il sito nucleare di Fordow. L'Aiea chiede un cessate il fuoco Photo Credit: Tw @iaeaorg
23 giugno 2025, ore 15:30
Secondo l'Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica nell'impianto potrebbero esserci stati danni significativi. Mentre Teheran pensa ad uno stop della collaborazione
A poco più di ventiquattr'ore dall'attacco statunitense, Israele ha colpito ancora Fordow, considerato il principale sito nucleare iraniano. L'esercito ha fatto sapere di essersi concentrato sulle strade d'accesso all'impianto, situato a sud della capitale, tra Teheran e Qom. A Fordow la Repubblica Islamica arricchisce l'uranio ad una profondità stimata in circa 90 metri, e per questo il sito è stato ritenuto per anni inespugnabile. Ma proprio lì gli Stati Uniti hanno indirizzato 10 delle 12 bombe GBU-57 MOP, soprannominate anche bunker buster per la loro capacità di perforazione. La valutazione sull'esito di questo attacco è uno dei nodi delle ultime ore. Donald Trump ha parlato, trionfalmente, di una "distruzione quasi totale". Più cauto il Pentagono, che definisce "ingenti" i danni all'impianto. Ma Teheran nega, sostenendo che solo parte di Fordow sia stata colpita, perché è stato attivato il sistema di difesa aerea, ed è stato evacuato il materiale a rischio.
GROSSI, PREVEDIAMO DANNI SIGNIFICATIVI
Un punto su cui è intervenuta l'Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), che ieri aveva subito assicurato che a Fordow non sono stati segnalati aumenti di radiazioni, ma ha convocato per questa mattina una riunione d'emergenza del Consiglio dei suoi governatori. Nel corso del vertice, a Vienna, il direttore Rafael Grossi si è rivolto direttamente all'Iran, sottolineando che "qualunque trasferimento di materiale nucleare da una struttura protetta ad un'altra deve essere comunicata all'Aiea". Quanto ai danni a Fordow, Grossi ha spiegato che nella zona in cui si trova il sito "sono visibili crateri", il che, sommato all'utilizzo di quel tipo di esplosivo e alla "natura sensibile alle vibrazioni delle centrifughe" fa pensare che, con tutta probabilità, i danni nelle aree sotterranee dell'impianto siano stati molto significativi. Anche se al momento nessuno, neanche la stessa Aiea, può determinarne l'entità con certezza.
GROSSI, ISPEZIONI AI SITI
Grossi ha poi invitato le parti alla moderazione, chiedendo un cessate il fuoco, per permettere un'ispezione che verifichi le "necessarie condizioni di sicurezza" nell'impianto. "Accertare i fatti sul campo è un prerequisito per qualsiasi accordo e ciò può essere fatto solo tramite le ispezioni dell'Aiea'' ha aggiunto il direttore, che sui social ha scritto che è ancora possibile seguire la via diplomatica.
L'IRAN VUOLE SOSPENDERE LA COLLABORAZIONE
Ma sulla condotta dell'Aiea, l'Iran nutre profondi dubbi. Teheran sta valutando un disegno di legge per sospendere la sua cooperazione con l'agenzia, accusandola di essere diventata uno strumento politico. A dirlo è stato il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Baqer Qalibaf. In questi giorni più volte l'Iran aveva incolpato l'organizzazione, e direttamente Grossi, per gli attacchi contro i suoi impianti nucleari.