Inaugurazione dell'anno giudiziario. Cassano: cala la durata dei processi, attenzione massima sui femminicidi

Inaugurazione dell'anno giudiziario. Cassano: cala la durata dei processi, attenzione massima sui femminicidi

Inaugurazione dell'anno giudiziario. Cassano: cala la durata dei processi, attenzione massima sui femminicidi Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


La giustizia migliora, anche se si registrano ancora carceri sovraffollate, morti sul lavoro e femminicidi, per cui occorrono una prevenzione culturale e l'indipendenza economica delle donne

Nell'Aula magna della Corte di Cassazione è iniziata la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Per la prima volta ad aprire è una donna, la Presidente della Cassazione Margherita Cassano. Tanti i temi toccati nel suo intervento. Nel bilancio, una giustizia che fa passi avanti, anche se si registrano ancora carceri sovraffollate, troppi femminicidi e morti sul lavoro. 


LE RIFORME DEI PROCESSI

 "L'anno appena trascorso ha visto l'intera magistratura sia ordinaria che onoraria impegnata nel dare attuazione alle riforme del processo civile e penale varate nel 2022" ha spiegato la Presidente Cassano, parlando di uno sforzo corale animato da senso di responsabilità e scrupolosa attenzione. Il numero dei processi penali italiani - ha spiegato - cala, con pendenze ridotte del 13% nei tribunali e del 6,5% nelle corti d'appello. Superata anche l'ottica "carcero-centrica", privilegiando nel caso di reati minori forme risarcitorie. Anche se le carceri sono ancora troppo affollate, con 62.707 detenuti a fronte di 51.179 posti disponibili. Cassano ha poi evidenziato la riduzione dei tempi per arrivare a sentenza: In tribunale si è passati da 386 giorni a 310, in Corte d'appello da 815 giorni a 689. "È quindi possibile" ha aggiunto "formulare una prognosi di conseguimento degli obiettivi fissati dal PNRR, pari, rispettivamente, a 282 giorni per i Tribunali e a 601 giorni per gli Uffici di secondo grado".


FAVORIRE L'INDIPENDENZA ECONOMICA DELLE DONNE

Lo sguardo si allarga poi ai femminicidi. Nel 2023, su un totale di 330 omicidi, in 120 casi la vittima è una donna. 97 di questi delitti sono maturati in ambito familiare o nel contesto di relazioni affettive. "I femminicidi" dice Cassano "costituiscono spesso il tragico epilogo di reati spia, espressivi di condotte violente che richiedono particolare attenzione, competenza, professionalità e tempestività d'intervento per impedire conseguenze ben più gravi". Anche se l'impegno di Polizia e Magistratura non basta. A dirlo è la stessa Presidente, che parla della necessità di un impegno dell'intera collettività per una "forte sensibilizzazione e prevenzione culturale e sociale", per combattere la cultura del possesso, il disconoscimento dell'uguaglianza di genere, ma anche e soprattutto per promuovere "l'indipendenza economica delle donne, perchè non può esserci libertà di denuncia senza la libertà dai bisogni primari". 


INTOLLERABILE MORIRE SUL LAVORO

Tra i dati, colpiscono anche quelli delle morti sul lavoro, 968, secondo l'Inail, nei primi undici mesi del 2023. Numeri che indicano una leggera flessione rispetto al 2022, ma che secondo Cassano "continuano ad essere l'espressione di una grave patologia sociale" a cui bisogna porre rimedio con urgenza "mediante una forte azione preventiva incentrata sul recupero di effettività di controlli seri, efficaci, moderni, capillari. In un moderno Stato di diritto non è tollerabile che si continui a morire a causa del lavoro". 



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