
Il video di Stefano De Martino, lo showman è stato allertato da un follower Photo Credit: Foto: Ansa
22 agosto 2025, ore 08:00
De Martino ha ricevuto il messaggio il 9 agosto, poi ha presentato la denuncia. Sequestrato impianto di sorveglianza dell'appartamento della fidanzata
Il 9 agosto sul suo cellulare è comparso un messaggio. "Stefano sul web girano video intimi di te con la tua fidanzata". In quell'istante Stefano De Martino ha capito che qualcuno aveva violato la sua privacy, era riuscito a mettere le mani sui video a circuito chiuso dell'abitazione romana della sua fidanzata, riversando le immagini sulla rete. La segnalazione gli era arrivata da un follower, da una persona che aveva visto quelle immagini così intime riconoscendo il conduttore tv dai tatuaggi. Il giorno successivo, De Martino e la fidanzata che si trovavano in Costa Smeralda per trascorrere una breve vacanza, si sono recati al commissariato di Polizia di Porto Cervo (Sassari) per denunciare quanto avvenuto. Un tentativo per bloccare la diffusione di quei video che in brevissimo tempo sono finiti in molte piattaforme, accessibili con facilità da migliaia di utenti. "La casa di De Martino", così era stato ribattezzato il file su alcuni 'portali' a luci rosse, quelli specializzati in filmati amatoriali.
LA DISPOSIZIONE DELL'AUTORITA'
L'intervento della Garante della Privacy ha arginato la diffusione, rendendo non visibile il video, anche se il filmato era stato già 'scaricato' da alcuni utenti e pubblicato su alcune chat di programmi di messaggistica istantanea tanto che il 14 agosto le due vittime - assistite dagli avvocati Lorenzo Contrada e Angelo e Sergio Pisani - hanno presentato una nuova denuncia all'autorità giudiziaria. L'immediata iniziativa del Garante ha, comunque, limitato la diffusione dei filmati. Guido Scorza, membro dell'ufficio, spiega che "la prima fase è legata all'urgenza di fermare la diffusione del materiale. Abbiamo adottato un provvedimento, rivolgendoci a tutte le piattaforme su cui il video è approdato" ma sulla possibilità di individuare i responsabili, chi per primo lo ha pubblicato, aggiunge che "non sarà facile".
DOPPIA INCHIESTA
Sulla vicenda sono attualmente al lavoro due procure: quella di Roma, per il reato di accesso abusivo al sistema informatico, e quella di Tempio Pausania, che procede per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Si tratta della fattispecie cristallizzata nella prima denuncia depositata in commissariato. L'attività istruttoria - affidata agli specialisti della Polizia Postale - sta muovendo i primi passi. Gli inquirenti hanno disposto il sequestro del sistema di videosorveglianza presente nell'abitazione della ragazza. Si tratta di un impianto che risalirebbe a circa 10 anni fa, quindi con software non proprio di ultima generazione. L'attrezzatura, i vari file, verranno ora analizzati nel tentativo di risalire a chi ha carpito illegalmente quei filmati. Tutte le piste sono al momento al vaglio: dal gruppo di hacker, a un'azione messa in atto su commissione per un eventuale tentativo di estorsione o quella di un tecnico infedele che, come messo in risalto dai legali, potrebbe avere tradito il rapporto fiduciario instaurato con la famiglia della ragazza per poi approfittarne. I legali di De Martino chiedono ai magistrati di risalire agli autori e negli incartamenti finiti all'attenzione dei titolari dell'inchiesta sono stati allegati anche una serie di screenshot con i nomi, moltissimi quelli "in chiaro", di partecipanti alle chat in cui è stato pubblicato il video e sui quali gli inquirenti potrebbero avviare accertamenti.