Guerra in Ucraina, Trump: "Deluso da Putin. Accordo in 50 giorni o sanzioni severe a Mosca"

Guerra in Ucraina: Trump: "Deluso da Putin. Accordo in 50 giorni o sanzioni severe a Mosca" Photo Credit: agenziafotogramma.it
14 luglio 2025, ore 20:40
Accordo raggiunto all'interno della Nato per le armi all'Ucraina. Gli USA le producono e gli europei le pagano
Patriot ed altre armi Usa a Kiev tramite la Nato e pagate dai Paesi europei. Ma anche sanzioni secondarie a Mosca se non raggiunge un accordo di pace entro 50 giorni: Donald Trump ha ufficializzato la sua nuova linea nel conflitto ucraino ricevendo nello Studio Ovale il segretario generale dell'Alleanza Mark Rutte. "Sono molto deluso da Putin", ha esordito Trump, ribadendo la sua frustrazione con lo zar. "Pensavo fosse uno che facesse sul serio. Invece è sempre gentile nelle nostre conversazioni, ma poi la sera bombarda tutti", si era lamentato poche ore prima. La vera novità è l'ultimatum al leader del Cremlino. "Applicheremo dazi molto severi se non raggiungeremo un accordo entro 50 giorni e saranno al 100%", ha minacciato il tycoon. Il presidente ha dribblato però la domanda su perché conceda così tanto tempo a Putin. Lo stesso alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, pur definendo "positivo che il presidente Donald Trump mostri un atteggiamento duro con la Russia", ha osservato che "50 giorni sono un periodo molto lungo, visto che gli ucraini vengono uccisi ogni giorno".
TRUMP: "LE ARMI PER L'UCRAINA LE PAGHERANNO GLI EUROPEI"
Trump ha quindi illustrato l'accordo con la Nato per fornire un rinnovato canale di approvvigionamento di armi statunitensi a Kiev. Gli alleati europei, coordinati dall'Alleanza, acquisteranno equipaggiamento militare e lo trasferiranno in Ucraina. Acquisti per "miliardi e miliardi" di dollari, ha detto il presidente americano, sottolineando che gli Usa produrranno armi di altissima qualità ma non sborseranno nulla. Di sicuro ci saranno batterie di Patriot e le prime "arriveranno molto presto, entro pochi giorni". Rutte ha affermato che Germania, Finlandia, Canada, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Danimarca saranno tra gli acquirenti per aiutare l'Ucraina.
LA RISPOSTA DI MOSCA
Il primo commento che arriva da Mosca tende a minimizzare la portata della svolta Usa: "Se questo è tutto ciò che Trump intendeva dichiarare oggi sull'Ucraina, è tanto fumo e poco arrosto", ha osservato su Telegram il vicepresidente della Duma Konstantin Kossacyov. "In 50 giorni - ha proseguito - quante cose possono cambiare sul campo di battaglia e negli umori dei leader della Nato e degli Usa!". Riferendosi poi al fatto che i Paesi europei dovranno pagare a Washington gli armamenti per l'Ucraina, ha aggiunto: "Gli europei dovranno sborsare e sborsare, il formaggio gratuito per loro era in una trappola per topi. C'è solo un beneficiario: il complesso militare-industriale degli Stati Uniti".