
Governo, Meloni: “Non condividiamo le azioni del premier Netanyahu, ma non richiamiamo l’ambasciatore italiano” Photo Credit: Agenzia Fotogramma
14 maggio 2025, ore 17:24
La premier: “La situazione di Gaza è drammatica e ingiustificabile. Non condividiamo le mosse di Israele. Ma non dimentichiamo chi ha iniziato e le responsabilità di Hamas”. Annunciata la formazione di un gruppo di lavoro a Palazzo Chigi sul disagio giovanile
Dopo la settimana scorsa in Senato, la presidente del Consiglio è tornata a rispondere in Parlamento, questa volta a Montecitorio. Si è parlato della situazione a Gaza, di economia e di sanità, con un focus soprattutto sullo spinoso tema delle liste d'attesa
I temi
Parole esternate in una fase molto delicata per la maggioranza, segnate per la prima volta dall’inizio della legislatura dalle critiche rivolte alla Meloni da Tajani per essersi allontanata, politicamente, sia da Parigi che da Londra, e per non essere stata presente a Kiev. Con allegato anche un moto quasi di stizza: a chi gli chiedeva se la premier ha fatto bene a non andare a Kiev, il vicepremier, nonché leader di Forza Italia e ministro degli Esteri alla fine è sbottato: «Chiedetelo a lei».
L'ordine del giorno
All'ordine del giorno ci sono stati i seguenti argomenti:
iniziative volte alla prevenzione e al contrasto del disagio giovanile (Bignami - FDI);
iniziative normative volte a garantire un'equa rappresentanza della comunità della Valle d'Aosta con riferimento alle elezioni del Parlamento europeo (Manes - Misto-Min.Ling.);
posizione del Governo nei confronti del Primo ministro Netanyahu in relazione alla situazione a Gaza e in Cisgiordania e ai più recenti sviluppi (Bonelli - AVS);
iniziative a tutela delle forze dell'ordine e del comparto del soccorso pubblico (Molinari - Lega);
iniziative per la riforma del Green deal, al fine di coniugare la tutela ambientale con la competitività economica e produttiva (Barelli - FI-PPE);
criticità relative alla competitività del sistema produttivo, con particolare riguardo alla questione energetica e al potenziamento del sistema degli incentivi (Richetti - AZ-PER-RE);
riforme da adottare per fronteggiare l'attuale congiuntura economica (Boschi - IV-C-RE);
iniziative, in raccordo con le Regioni, volte a incrementare l'efficienza del sistema sanitario, con particolare riferimento all'abbattimento delle liste d'attesa (Lupi - NM(N-C-U-I)-M);
iniziative sul piano di riarmo europeo, con particolare riferimento all'esigenza di non proseguire nel sostegno a tale piano e di destinare le relative risorse alla coesione economica e sociale (Conte - M5S);
iniziative in relazione alla grave situazione del Servizio sanitario nazionale e alla necessità di garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini (Schlein – PD-IDP).
I contenuti
Il primo capitolo ha acceso i riflettori sui giovani, e su questo tema Meloni ha rivendicato il modello-Caivano, di cui ha espresso la volontà di esportarlo da più parti, e ha annunciato inoltre la costituzione di un gruppo di lavoro a Palazzo Chigi, aperto anche all’opposizione, dedicato appunto al disagio giovanile. Capitolo-Gaza, ecco il Meloni pensiero: «Fin dall'inizio il governo ha dato sostegno alla popolazione civile di Gaza (110 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari). Il ministro degli Esteri ha chiamato il collega perché fossero garantiti altri interventi umanitari. In questi mesi ho sentito più volte il premier israeliano, colloqui spesso difficili. La situazione di Gaza è drammatica e ingiustificabile. Non condividiamo le idee del governo di Netanyahu. Ma non dimentichiamo chi ha iniziato e le responsabili di Hamas. Continueremo ad impegnarci per la cessazione delle ostilità. Hamas deve rilasciare gli ostaggi. Si può lavorare ad una soluzione che porta ai due Stati. Non è nostra intenzione richiamare l'ambasciatore israeliano». La quarta interrogazione si è soffermata sulle iniziative a tutela delle forze dell'ordine e del comparto del soccorso pubblico (Molinari, Lega): il governo «ha predisposto l'invio nei territori di oltre 13.500 unita, tra carabinieri, polizia e finanzieri e di 3.000 Vigili del fuoco», ha detto la presidente del Consiglio. «Gli uomini e le donne delle Forze dell'ordine e dei Vigili del fuoco servono il prossimo e tutta la comunità», ma «spesso vengono trattati come lavoratori di serie B e insultati per il loro operato», ha aggiunto Meloni. «Io sono stata la prima presidente del Consiglio a confrontarsi con chi rappresentata i nostri uomini e le nostre donne in divisa. Questo perché dalla politica c'è sempre stata scarsa cura verso il comparto». Questione Green deal: «Continuiamo a ritenere sbagliato sul piano industriale, ma anche geopolitico, perseguire unicamente la transizione verso l'elettrico le cui filiere oggi sono in gran parte controllate dalle Cina. Una visione eccessivamente ideologica della transizione verde si è rivelata drammatica» sulla competitività. «Il governo sostiene gli sforzi della Commissione» europea, ha aggiunto la premier. «Siamo sempre meno soli su queste battaglie». «È arrivato il momento di invertire la rotta» e «rimuovere i dazi interni». Infine, gli ultimi 2 capitoli su riarmo europeo e liste d'attesa nella sanità hanno visto lo scontro con Conte (5S) e Schlein (Pd).