Flash mob senza musica, Diodato, ci hanno ignorato, continuiamo a fare rumore anche se in silenzio

Flash mob senza musica, Diodato, ci hanno ignorato, continuiamo a fare rumore anche se in silenzio

Flash mob senza musica, Diodato, ci hanno ignorato, continuiamo a fare rumore anche se in silenzio


Il cantautore Diodato ha parlato del flash mob di ieri in Piazza Duomo a Milano, per farsi ascoltare dalle istituzioni e aiutare i tanti lavoratori dello spettacolo in gravi difficoltà economiche

Ieri diversi esponenti del mondo della musica hanno partecipato ad un flash mob in Piazza Duomo a Milano, per chiedere di far ripartire eventi musicali e concerti in tutta Italia. Tra di loro Diodato, fresco vincitore del Festival di Sanremo 2020, che è intervenuto su RTL 102.5 per raccontarci la sua preoccupazione nei confronti di tutti i lavoratori della musica e dello spettacolo.
Al di là degli artisti stessi, infatti, sono migliaia gli operatori del settore, rimasti senza lavoro, di cui nessuno si è occupato in questo periodo di emergenza coronavirus.

“La musica è stata ignorata”

Diodato ha sottolineato che il suo pensiero va a tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo. “Bisogna chiarire e sottolineare più volte questo aspetto, da un po’ di tempo stiamo facendo delle manifestazioni sui social, o in piazza come ieri, non per noi ma per tutte le persone che lavorano con noi e sono in gravi difficoltà”. Il cantautore ha ribadito che la musica è stata ignorata troppe volte dal Governo, dunque lo scopo è farsi ascoltare dalle istituzioni. C’è un pacchetto di emendamenti che è stato presentato e che andrebbe discusso. “Per questo motivo continuiamo a fare rumore, anche se in silenzio”, ha aggiunto Diodato, ricordando la protesta silenziosa di ieri, avvenuta proprio nella giornata dedicata alla musica e ai suoi valori.

Il flash mob di Milano

Diversi artisti hanno aderito al flash mob di ieri in Piazza Duomo a Milano. “Sono contento di aver visto così tanta unità nel mondo della musica, è davvero un momento difficile”, ha detto Diodato. Il pacchetto di emendamenti è stato presentato da esperti e professionisti del settore, che da anni lavorano per migliorare la situazione del mondo dello spettacolo. Si parte dalla prima fase emergenziale, che va risolta, poiché ci sono tanti lavoratori che non hanno ancora ricevuto le indennità assistenziali previste a causa del lockdown. “Ci sono moltissime altre proposte, tra cui il credito d’imposta al 60% per tutti i luoghi dello spettacolo. Ci sono tanti club che stanno chiudendo, purtroppo, anche a Milano dove vivo”, ha spiegato Diodato. Anche i locali più piccoli hanno un’importanza vitale per la musica, portando moltissimi artisti a crescere. Si sta rompendo, quindi, un anello della catena decisamente importante, con il rischio di ricadute economiche sull’intero settore.

Nessun invito agli Stati generali da parte del premier Conte

Ieri il premier Giuseppe Conte, nella giornata conclusiva degli Stati generali dell’economia, ha fatto una videoconferenza con alcuni rappresentanti dello spettacolo. Non sono stati invitati, però, i musicisti che hanno preso parte al flash mob, come ha spiegato Diodato. “Ovviamente mi dispiace, ma a livello personale a me interessa che il Governo e in particolare il ministro Franceschini possano migliorare la situazione”, ha aggiunto il cantante, specificando che occorre che si rivolgano ai tecnici che hanno già presentato gli emendamenti.
Bisogna risolvere, in primis, la situazione emergenziale. Poi occorre provare a riscrivere uno statuto dei lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo in generale. Noi possiamo essere solo dei megafoni”. Il messaggio, ha detto Diodato, è per forza arrivato anche nelle stanze del Governo. La speranza è che possa nascere una collaborazione tra i rappresentanti dello spettacolo e le istituzioni. “In questi momenti drammatici occorre collaborazione”, ha concluso.


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