Cinema, teatri e musei, il desiderio di ricominciare rispettando le misure di sicurezza per evitare assembramenti

Cinema, teatri e musei, il desiderio di ricominciare rispettando le misure di sicurezza per evitare assembramenti

Cinema, teatri e musei, il desiderio di ricominciare rispettando le misure di sicurezza per evitare assembramenti


Il settore della cultura e dello spettacolo è stato colpito violentemente dal coronavirus ma è pronto a ripartire

Uno dei settori maggiormente colpiti dal coronavirus è sicuramente quello della cultura e dello spettacolo, in tutte le sue forme: concerti, rappresentazioni teatrali, cinema, musical e musei, che hanno dovuto chiudere temporaneamente per lasciare che il virus perdesse forza. L’arte è fatta di momenti di aggregazione, durante i quali gli appassionati possono confrontarsi e dove i curiosi possono apprendere e conoscere, gli assembramenti insomma sono una costante. Molto spesso, durante questa emergenza sanitaria, quello dello spettacolo è stato definito come il settore dei dimenticati, i cui lavoratori, apparentemente, non sono riconosciuti come tali: numerosi gli appelli di cantanti e attori italiani per cercare di ottenere risorse a sostegno specialmente, delle persone che lavorano dietro le quinte e che sorreggono l’intero meccanismo. La vera domanda che tutti i soggetti direttamente coinvolti nel settore culturale si stanno ponendo, in questo periodo, è quando e come saranno in grado di ripartire.

Il cinema: riaperture e ritorno al drive-in

I cinema sono chiusi ormai da diversi mesi e numerose uscite di film previste in questo periodo sono state posticipate o spostate nei vari servizi streaming. Un modo per ripartire e riportare la gente in sala, superando timori e preoccupazioni dovuti alla necessità di dover stare in uno spazio comune chiuso per circa due ore, è disporre determinati meccanismi di sicurezza. La regola principale sarà programmare tutto: si potrà andare al cinema solo su prenotazione, in modo tale da evitare file al botteghino, le poltrone saranno assegnate e non ci si potrà spostare dal proprio posto, non si potrà accedere alla sala all’ultimo minuto. Per quanto riguarda l’uso di protezioni individuali come mascherine e guanti, le normative devono ancora essere definite per gli spettatori mentre il personale dei cinema dovrà sempre indossarle. Cresce la speranza di una possibile riapertura a giugno, rispetto alle precedente ipotesi di riapertura verso dicembre: tuttavia, al momento, non si ha ancora una data certa. In questo periodo, inoltre, sta tornando in voga l’idea dei drive-in che potrebbero essere una buona soluzione per mantenere il distanziamento sociale e, contemporaneamente, offrire un’esperienza old style, nel corso delle serate estive.

La difficoltà per il teatro nel rispettare le misure di sicurezza


Gli spettacoli teatrali si trovano in maggiore difficoltà nel cercare di trovare una soluzione per riprendere rispettando tutte le normative previste per evitare il contagio. Così come i cinema, i teatri dovranno mantenere il distanziamento di almeno un metro per tutte le persone in sala e gli ingressi saranno solo su prenotazione (per un massimo del 25% della capienza totale), con ingressi differenziati per entrate e uscite. È previsto anche l’obbligo di mascherine in platea, sul palcoscenico e dietro le quinte: questo risulta essere il problema principale che potrebbe spingere gli artisti protagonisti dello spettacolo dal vivo a spostare la riapertura a settembre, sperando in una maggiore flessibilità. È difficile, infatti, immaginare uno spettacolo teatrale dove gli artisti devono necessariamente mantenere le distanze sul palcoscenico. Molti spettacoli, per l’appunto, sono già stati posticipati alla primavera del 2021, così come molti concerti.

I musei e le biblioteche riaprono il 18 maggio


Musei e biblioteche saranno i primi a ripartire: la loro riapertura è prevista per il 18 maggio stesso. Quali sono le misure di sicurezza? Per quanto riguarda le biblioteche, si è pensato di installare delle barriere anti-respiro tra le varie postazioni oltre che mantenere il distanziamento e l’obbligo di indossare la mascherina. Il problema più grande sembrerebbe riguardare la manipolazione dei libri da parte di più soggetti: è necessaria una sanificazione continua. Per i musei, invece, è previsto l’obbligo di prenotazione, al fine di evitare assembramenti e una continua sanificazione degli spazi.

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