
Chiusa alle 12 la camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie, la salma benedetta in viaggio per la Sicilia Photo Credit: instagram/PARISI
19 agosto 2025, ore 13:30
On line una lunga intervista di mezz'ora, fatta nel 208, di Heather Parisi, una sorta di testamento che Baudo chiese di consevare per l'occasione. Si chiuse con "vorrei essere una farfalla"
Per Pippo era tutto facile, entrare nelle case deli italiani era naturale. Baudo non voleva cambiare i clichè della Rai, riusciva a propagare entusiasmo senza forzature, momenti di riflessione brevi ma azzeccati. Una marea di ricordi individuali ne hanno accompagnato la scomparsa, c’è chi come Amadeus che dice non avrà eredi, o chi come Panariello indica Conti, nel generale coro di celebrazione spiccano pensieri come quello di Paolo Bonolis “era un uomo di verità, questo non era il suo tempo”, o la voce stonata di Pupo “non gli piaceva il mio nome con me ha sbagliato. I suoi giudizi negativi per me sono stati uno sprone”. E poi ecco il colpo di teatro, una lunga intervista, rilasciata ad Heather Parisi nel 2008. In pratica un testamento.
La ballerina americana l’ha conservata, come Pippo Baudo le aveva chiesto, per questa occasione. E’, una chiacchierata intima, tra due amici ad anime scoperte, con punte di ilarità: Pippo Baudo si toglie le scarpe ed Heather Parisi, senza freni , gli bacia i piedi. «Chiedimi tutto quello che vuoi, come fossimo nel lettino dello psichiatra», esordisce Pippo.
Sono ben 35 minuti di video , risalenti al 2008, pubblicati online oggi per onorare la promessa fatta a Baudo. «Diciassette anni fa, nella quiete di casa, mi hai regalato un'intervista che custodisco nel cuore - ha scritto Parisi sui suoi canali social e su YouTube, dove c'è l'intervista integrale -. "Vorrei mi facessi un regalo", mi dicesti con quel sorriso coinvolgente. "Quale?" chiesi curiosa. E tu, con la voce calda di chi sa parlare all'anima: "Tienila per un giorno lontano lontano"». Oggi che quel giorno è arrivato, «io sento solo un arrivederci», scrive Parisi, una delle tante «scoperte» del Baudo talent scout. Nell'intervista, si affrontano tanti temi, dal costume, a Sanremo alla televisione che cambia , alle preoccupazioni per il mondo che litiga troppo, in cui «l'uomo non rispetta l'uomo», fino anche alla morte: «Sarò molto egoista, ma mi preoccupa l'idea di non esserci più, di sparire, di non lasciare un segno, di non diventare un fiore, una palma», dice Baudo. «Se tornassi cosa ti piacerebbe essere?» gli chiede Parisi. «Una farfalla, quelle belle colorate».
La televisione non mi piace più
Alla domanda sula televisione di quel periodo, Baudo risponde tranciante: «Se mi piace la tv di oggi? No. La televisione devo vederla perché la faccio e devo vedere quello che fanno gli altri, ma tutto quello che vedo non mi interessa, non mi soddisfa. La trovo vecchia, stantia, volgare - dice -. C'è un protagonismo di gente che non è capace di fare nulla. Oggi se scorri la televisione ti annoi moltissimo».
La camera ardente chiusa con la benedizione
La camera ardente al Teatro delle Vittorie non è il titolo di coda per lo “spettacolo”di Baudo, quello per fortuna, verrebbe da dire, sarà immortale, o quasi. Alla sua riapertura stamattina c’erano la figlia Tiziana e Amadeus. Il feretro di Pippo Baudo ha ricevuto la benedizione di padre Albino Marinolli della Parrocchia di Cristo Re di viale Mazzini, prima di lasciare il Teatro delle Vittorie per essere trasportato in Sicilia, a Militello in Val di Catania, dove domani alle 16 si terranno i funerali religiosi, nel paese natale del conduttore, che ha chiesto di essere sepolto nella tomba di famiglia accanto ai genitori. Presenti alla benedizione nella camera ardente,che è stata chiusa al pubblico come previsto alle 12, oltre ai familiari e agli affetti più stretti di Baudo, anche alcuni amici di famiglia, come Simone Annicchiarico, figlio di Walter Chiari, e Michele Bongiorno, figlio di Mike Bongiorno. Dopo la benedizione, un lungo applauso si è levato, nella commozione generale, anche tra fan e curiosi presenti davanti al teatro.