
Brindisi: carabiniere ucciso mentre sventa una rapina. Era il suo ultimo giorno di lavoro Photo Credit: agenziafotogramma.it
12 giugno 2025, ore 11:24 , agg. alle 09:53
Lo scontro a fuoco dopo l'inseguimento in auto e a piedi
Era il suo ultimo giorno di lavoro come carabiniere. Da domani sarebbe andato in licenza poi, a luglio, la pensione. E invece la sua vita si è interrotta oggi, in uno scontro a fuoco, mentre svolgeva il suo lavoro. Il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, in servizio nella compagnia di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, è morto intorno alle 7 di questa mattina. Era intervenuto con il suo collega per fermare una banda di rapinatori all’opera presso un distributore di benzina.
L’inseguimento
La dinamica della sparatoria è allo studio degli inquirenti che, in queste ore, stanno raccogliendo tutti i materiali per comprendere come si siano svolti i fatti. Secondo le prime ricostruzioni i militari hanno intercettato l’auto in fuga, una Lancia Y di colore scuro, lanciandosi all’inseguimento lungo la zona industriale della cittadina. Dopo ripetuti speronamenti, i rapinatori (almeno tre) sono scesi dall’auto, scappando a piedi in direzioni diverse. Legrottaglie ha cercato di raggiungerne uno che, quasi braccato, ha aperto il fuoco, uccidendolo. Anche il brigadiere avrebbe esploso alcuni colpi, riuscendo però solo a ferire il criminale. La vittima viveva a Ostuni – in provincia di Brindisi – e lascia due figli.
Il cordoglio dei sindacati e delle istituzioni
Parole di vicinanza all’Arma e alla famiglia del militare sono arrivate dai vertici delle istituzioni. A partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Ho appreso con profondo dolore la notizia dell'uccisione del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, ed all'Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore". Così il capo dello Stato in un messaggio inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ci ha tenuto a manifestare la propria vicinanza: "A nome mio personale e di ogni donna e uomo della Difesa esprimo profondo cordoglio per la drammatica morte del Brigadiere Capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie servitore dello Stato vilmente ucciso mentre svolgeva, con coraggio e senso del dovere, il proprio lavoro a difesa e a tutela della collettività. Ci ha lasciato tenendo fede al giuramento prestato: proteggere a qualsiasi costo i cittadini e l'Italia. In questo momento di grande dolore, ci stringiamo ai familiari, ai colleghi dell'Arma e al comandante Generale Salvatore Luongo".
Parole di dolore e al contempo di denuncia arrivano, invece, da Nicola Magno, Segretario Generale Regionale Puglia del Sindacato Militare Unarma: “Esprimiamo profondo cordoglio e sincera vicinanza alla famiglia del carabiniere del Norm rimasto vittima questa mattina durante un intervento per una rapina alla periferia di Francavilla Fontana. Alla sua famiglia, ai colleghi e all'intera Arma dei Carabinieri va l'abbraccio commosso di tutta Unarma, in un momento di immenso dolore che colpisce non solo l'Istituzione, ma l'intero Paese”. Poi la denuncia delle condizioni in cui spesso i militari si trovano a dover intervenire: ''È urgente che si ponga maggiore attenzione alle condizioni operative delle pattuglie e del personale impiegato nei servizi di controllo del territorio. Non è accettabile - continua il sindacalista - che su interventi tanto pericolosi, come una rapina che può celare soggetti armati e pronti a tutto, venga inviata una sola pattuglia. Serve un incremento reale e strutturale del personale, affinché si possa garantire un intervento tempestivo ma soprattutto sicuro per chi indossa ogni giorno una divisa al servizio dei cittadini. Unarma continuerà a farsi portavoce delle esigenze di tutela, dignità e sicurezza dei carabinieri, affinché tragedie come quella odierna non restino parole di circostanza, ma diventino spinta concreta per un cambiamento necessario”.