
Ancora morti sul lavoro: tragedie in Veneto e Lombardia, tre le vittime in un solo giorno Photo Credit: Ansa Foto/Vigili del Fuoco
04 agosto 2025, ore 19:00
Due operai sono morti a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, un altro in provincia di Mantova
L’estate non ferma la strage silenziosa dei lavoratori. Due operai morti nel Veneziano e un’altra vittima in provincia di Mantova riportano drammaticamente al centro dell’attenzione la questione della sicurezza sul lavoro in Italia. Secondo i dati dell’INAIL, nei primi sei mesi del 2025 sono state presentate 495 denunce di infortuni mortali, in aumento rispetto alle 462 dello stesso periodo del 2024. Quasi tre morti al giorno: un bollettino che non conosce tregua.
La tragedia di Santa Maria di Sala
L’episodio più grave si è verificato a Veternigo, frazione di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. Due giovani operai di origine egiziana, Sayed Abdelwahab Mahmoud, 39 anni, e Ziad Saad Abdou Mustafa, 21 anni (avrebbe compiuto 22 a settembre), sono morti mentre stavano lavorando in una proprietà privata. L’abitazione, che in passato ha ospitato prima un’attività artigianale e poi una comunità per migranti, era oggetto di lavori di pulizia e sgombero da parte di una ditta di traslochi. I due operai stavano ispezionando una cisterna interrata, una vasca settica probabilmente non bonificata, quando sono stati sopraffatti dalle esalazioni tossiche. Sayed sarebbe caduto per primo, dopo aver perso i sensi. Ziad ha tentato di soccorrerlo, ma è stato anch’egli vittima del gas letale. Solo l’intervento di un terzo collega, che ha dato l’allarme, ha permesso l’arrivo dei soccorsi. Ma per i due non c’era ormai più nulla da fare. Secondo i primi accertamenti dello Spisal (Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro), nella vasca sarebbe stata rilevata la presenza di idrogeno solforato, un gas altamente tossico. L’intera area è stata posta sotto sequestro. Le indagini sono affidate ai Carabinieri e ai tecnici della ULSS per verificare eventuali violazioni delle norme di sicurezza e stabilire se la ditta fosse adeguatamente attrezzata per quel tipo di intervento.
Un’altra vittima nel Mantovano
Nel frattempo, un altro tragico incidente si è verificato in Lombardia, a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova. Mario Malzani, 50 anni, è rimasto ucciso mentre lavorava su un macchinario agricolo, un’insilatrice. Nel tentativo di sbloccare l’attrezzo, è stato risucchiato dagli ingranaggi, che si sarebbero rimessi improvvisamente in moto. Anche in questo caso, l’intervento dei colleghi è stato inutile: l’uomo è stato trovato privo di vita poco dopo.
Fenomeno in crescita
I dati INAIL segnalano una tendenza all’aumento delle denunce di morte sul lavoro, in particolare per gli incidenti in itinere – cioè quelli avvenuti nel tragitto tra casa e luogo di lavoro – che sono passati da 104 a 137 nello stesso periodo.
Più controlli
Profondo sgomento è stato espresso da CGIL, CISL e UIL, che sottolineano come l’ennesima tragedia sia avvenuta al di fuori di un contesto industriale, a riprova di quanto sia estesa e trasversale l’emergenza sicurezza. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il presidente del Senato Ignazio La Russa hanno espresso cordoglio alle famiglie delle vittime.