82. Mostra del Cinema di Venezia: Pietro Marcello e Valeria Bruni Tedeschi presentano “Duse” a RTL 102.5

82. Mostra del Cinema di Venezia: Pietro Marcello e Valeria Bruni Tedeschi presentano “Duse” a RTL 102.5
04 settembre 2025, ore 10:15 , agg. alle 10:58
Nel corso di “Miseria e nobiltà”, il regista e l’attrice protagonista hanno presentato la pellicola in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025
Pietro Marcello, regista e sceneggiatore italiano, e Valeria Bruni Tedeschi, attrice e regista francese-italiana, sono stati ospiti di RTL 102.5, in compagnia di Ivana Faccioli e Mario Vai, nel nostro studio a Palazzo del Casinò, a Venezia, in occasione della 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Marcello e Bruni Tedeschi hanno presentato “Duse”, una pellicola di in lingua italiana e della durata di 125 minuti, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Sinossi e cast
Eleonora Duse ha una leggendaria carriera alle spalle che sembra ormai conclusa, ma, nei tempi feroci tra la Grande Guerra e l’ascesa del fascismo, la Divina sente un richiamo più forte di ogni rassegnazione e torna lì dove la sua vita è iniziata: sul palcoscenico. Non è solo il desiderio di recitare a muoverla, ma un’urgenza profonda: la necessità di riaffermare sé stessa in un mondo che cambia inesorabilmente e che minaccia di toglierle tutto, persino l’indipendenza che ha conquistato con il lavoro di tutta una vita. Inaspettati rovesci finanziari la mettono di fronte a una scelta e così, ancora una volta, Eleonora sceglie il teatro come unico spazio di verità e di resistenza. Con la sua arte come unica arma, sfida il tempo e il disincanto, trasformando ogni parola e ogni gesto in un atto rivoluzionario. Ma il prezzo della bellezza contro la brutalità del potere e della Storia è alto: gli affetti sembrano dissolversi e la sua salute si aggrava. Eppure, Eleonora affronterà l’ultimo viaggio dimostrando che si può rinunciare alla vita stessa, ma mai alla propria natura. Il cast è composto da Valeria Bruni Tedeschi, Fanni Wrochna, Noémie Merlant, Fausto Russo Alesi, Edoardo Sorgente, Vincenzo Nemolato, con la partecipazione di Noémie Lvovsky.
Le parole di Pietro Marcello
Nel corso di “Miseria e nobiltà”, Pietro Marcello, direttamente da Venezia, ha raccontato, in diretta su RTL 102.5, la scelta della storia di “Duse”: «Mi interessava raccontare la dissoluzione di un’epoca, un po’ quello che avviene in questo momento. Erano gli ultimi anni della Duse per raccontare il cambiamento con l’avvento del secolo breve che è stato il 900. Mi interessava raccontare Eleonora Duse perché in un certo senso sono affascinato dai personaggi in rivolta, dai personaggi che sanno dire no. La Duse è stata una donna che in un momento storico come quello dell’ottocento è riuscita a vivere le sue storie, la sua vita e il suo teatro in un mondo maschio, dove le donne erano relegate a ruoli passivi nella storia». «Noi forse siamo figli di un tempo di grandi speranze. Per i giovani che verranno e per tutto quello che sarà il futuro, perché viviamo nel tempo dell’ignavia, l’unica speranza è la disobbedienza civile e ne sono convinto, perché è l’unico messaggio che voglio mandare ai giovani. Imparate a dire no, imparate a non essere come gli altri, anche perché ai giovani è stato rubato l’immaginario e tutto quello che è importante per crescere attraverso l’arte e l’anima» ha aggiunto il regista, parlando del futuro dei giovani e della cultura al giorno d’oggi.
Le parole di Valeria Bruni Tedeschi
«È difficile riassumere Eleonora Duse, è come una sconosciuta che incontri in treno e con cui parlo e faccio pian piano amicizia, con cui sento dei legami. Sento delle cose di lei molto familiari, in altre invece siamo molto diverse, però siamo diventate molto amiche. Durante il film mi sembra di essere diventata molto amica non solo di Pietro, e questo è veramente essenziale, ma anche di essere diventata amica, a mio modo, con la Duse. Lei era di un altro secolo, ma aveva tante cose che capisco, come la sua imperfezione, i suoi problemi, la sua fragilità, la sua forza e anche i suoi errori» ha spiegato Valeria Bruni Tedeschi ai microfoni di RTL 102.5, parlando del suo ruolo in “Duse”. «I personaggi di finzione, per me, esistono realmente perciò non c’è nessuna differenza rispetto a quelli esistiti veramente. Io non ho pensato alla Duse come un’icona, ma, come faccio sempre, come un personaggio con cui entrare in contatto, con la sua solitudine, con le sue particolarità. Se avessi dovuto sentirmi la responsabilità di interpretare una persona realmente esistita, penso che non sarei riuscita a lavorare» ha concluso l’attrice, in diretta a RTL 102.5.