
Vaticano, il Presidente Mattarella vede Papa Leone XIV, al centro dell’incontro soprattutto Ucraina e Gaza Photo Credit: Agenzia Fotogramma
06 giugno 2025, ore 15:00
Non solo una cerimonia formale, ma anche un momento di confronto tra due autorevoli rappresentanti di istituzioni morali e politiche, impegnati entrambi a riaffermare l'urgenza del dialogo in un tempo in cui la diplomazia fatica enormemente a trovare spazio
Alle ore 9 in punto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha varcato le soglie del Vaticano per il suo primo incontro ufficiale con Papa Leone XIV, a un mese esatto dall’inizio del pontificato del nuovo Pontefice. Un momento denso di significato, non solo per la solennità dell’evento, ma per l’alto valore simbolico e politico che l’incontro rappresenta in un contesto internazionale segnato da tensioni e conflitti.
Papa Leone XIV
Accompagnato dalla figlia Laura e da una delegazione istituzionale che includeva, tra gli altri, il ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Di Nitto, Mattarella è stato accolto nel Cortile di San Damaso, ornato per l’occasione con una composizione floreale nei colori della bandiera italiana. L’atmosfera, solenne ma cordiale, ha fatto da cornice a un colloquio atteso e carico di significato.
I temi
Al centro del dialogo tra il Presidente e il Pontefice i temi di grande rilevanza internazionale, a partire dai conflitti che affliggono l’Europa e il Medio Oriente. Insomma, due figure diverse ma accomunate da una profonda vocazione al dialogo e alla pace si sono confrontate in un momento storico delicato. Da un lato, Papa Leone XIV ha già mostrato nei primi giorni del suo pontificato una spiccata sensibilità verso la mediazione internazionale, offrendo la disponibilità della Santa Sede a facilitare incontri tra Russia e Ucraina, e pronunciandosi con forza sulla crisi umanitaria in corso a Gaza. Solo due giorni prima dell'incontro con Mattarella, il Pontefice aveva parlato telefonicamente con il presidente russo Vladimir Putin, in un ulteriore tentativo di favorire la distensione. Dall’altro lato, il Presidente Mattarella ha ribadito, anche di recente, l'impegno dell’Italia per la pace e la difesa del diritto internazionale. In occasione della Festa della Repubblica, il Capo dello Stato ha ricordato la "vocazione alla pace" del Paese, sottolineando le ragioni del sostegno all’Ucraina e condannando le gravi violazioni del diritto internazionale da parte dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza.
Vaticano
L'incontro in Vaticano, dunque, non è stato solo una cerimonia formale, ma un momento di confronto tra due autorevoli rappresentanti di istituzioni morali e politiche, impegnati a riaffermare l'urgenza del dialogo in un tempo in cui la diplomazia fatica a trovare spazio. La convergenza tra le parole del Papa e quelle del Presidente sottolinea una visione condivisa della pace come bene supremo, da perseguire con determinazione, a partire dal rispetto del diritto internazionale e dalla difesa dei diritti umani
La cordialità
E una straordinaria cordialità ha caratterizzato tutti i momenti della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Vaticano, due ore in tutto con al centro il tema della pace perché nel colloquio con il segretario di Stato Parolin "particolare attenzione ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente". Il Pontefice, con mozzetta rossa e stola papale, ha accolto l'ospite con un sorriso e una stretta di mano. Poi il colloquio a porte chiuse, seduti al tavolo della Biblioteca, terminato intorno alle 10.10, dunque un faccia a faccia durato circa un'ora, "su diversi temi", ha sottolineato Vatican News, sito informativo della Santa Sede. Il comunicato ufficiale parla di "cordiali colloqui in Segreteria di Stato", alludendo al successivo incontro con il cardinal Pietro Parolin segretario di Stato, accompagnato da mons. Miroslaw Wachowski, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, nel quale "è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti. Ci si è soffermati su temi di carattere internazionale, con particolare attenzione ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente". "Nel prosieguo della conversazione - si legge inoltre - sono state affrontate alcune tematiche di carattere sociale, con speciale riferimento al contributo della Chiesa nella vita del Paese”.