Vanessa Ferrari dice basta e annuncia ufficialmente l'addio alla ginnastica artistica

Vanessa Ferrari dice basta e annuncia ufficialmente l'addio alla ginnastica artistica

Vanessa Ferrari dice basta e annuncia ufficialmente l'addio alla ginnastica artistica Photo Credit: https://agenziafotogramma.it/


La decisione, come ha spiegato l'atleta azzurra, era stata presa prima dei Giochi di Parigi 2024 ai quali ha dovuto rinunciare per un infortunio

Dopo vent’anni di successi, sacrifici e rinascite, Vanessa Ferrari, figura iconica della ginnastica artistica italiana, annuncia ufficialmente il suo ritiro dall’attività agonistica. La campionessa di Orzinuovi, prima italiana a conquistare un podio olimpico individuale e medaglia d’argento a Tokyo, ha confermato la decisione che, come lei stessa ha dichiarato, aveva già preso prima dei Giochi di Parigi. "Sono fiera del mio percorso, ma è arrivato il momento di fermarsi", ha detto Ferrari, che intende approfondire i motivi della scelta durante il Festival dello Sport di Trento nei prossimi giorni.


LA DECISIONE DI VANESSA FERRARI

Ferrari, a un passo dai 34 anni, aveva pianificato di chiudere la carriera con un’ultima performance a Parigi, ma un infortunio al polpaccio l’ha costretta a rinunciare al suo ultimo sogno olimpico. Tuttavia, non è stata questa la causa del ritiro: Vanessa aveva già tracciato il suo percorso di uscita, avendo dato tutto alla ginnastica. Nel corso della sua carriera ha lasciato un segno indelebile, diventando campionessa mondiale nel 2006 e distinguendosi come prima atleta italiana ad eseguire lo Tsukahara avvitato "Silivas", un doppio salto con doppio avvitamento che ha stupito il mondo.

LA PREDESTINATA DEELLA GINNASTICA ARTISTICA AZZURRA

Ferrari è stata una vera pioniera della ginnastica italiana, conquistando il suo primo oro mondiale a soli sedici anni. Come Igor Cassina, che ha lasciato il proprio nome a un movimento alle parallele, anche Ferrari ha creato un elemento che porta il suo nome: un enjambée cambio ad anello con rotazione a 360° al corpo libero, elemento catalogato "D" dalla federazione. Le sue esibizioni non solo hanno alzato il livello tecnico della ginnastica artistica italiana, ma hanno anche ispirato generazioni di giovani atlete.


UNA GRANDE CARRIERA MA ANCHE TANTI INFORTUNI

La carriera di Ferrari, tuttavia, non è stata priva di ostacoli. Dopo anni di successi, nel 2017 ai Mondiali di Montreal, Vanessa ha subito una grave lesione al tendine d’Achille durante una diagonale al corpo libero, una lesione che avrebbe potuto mettere fine alla sua carriera. Ma, come una vera “Fenice” – uno dei tanti soprannomi guadagnati grazie alla sua capacità di rinascere – Ferrari è tornata più forte di prima. Ha collezionato ulteriori vittorie, dimostrando di non arrendersi mai, anche quando le difficoltà sembravano insormontabili.


LE PAROLE DI VANESSA FERRARI

“Ora è il momento di chiudere il capitolo delle gare”, ha affermato Ferrari. "Parigi doveva essere la mia ultima tappa, ma accetto che il destino abbia deciso diversamente. Gli infortuni sono stati parte del percorso, e ora è tempo di prendermi cura di me stessa." Anche senza una quinta Olimpiade, Vanessa Ferrari lascia un’eredità inestimabile, coronata dai trionfi italiani, come l’oro conquistato da Alice D’Amato a Parigi, evento che ha segnato un nuovo picco per la ginnastica italiana. Per Enrico Casella, storico allenatore e direttore tecnico della nazionale, Vanessa resterà la più grande ginnasta italiana. Dai tempi della vittoria mondiale sulle note di "Nessun Dorma" fino ad oggi, Ferrari ha dato anima e corpo alla ginnastica. Anche se ora chiude il sipario sulle gare, la ginnastica continuerà ad accompagnarla: “Sarà sempre parte della mia vita”, ha concluso.


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