USA, plotone di esecuzione per un condannato a morte. Torna la fucilazione dopo 15 anni di moratoria nel Sud Carolina

USA, plotone di esecuzione per un condannato a morte. Torna la fucilazione dopo 15 anni di moratoria nel Sud Carolina

USA, plotone di esecuzione per un condannato a morte. Torna la fucilazione dopo 15 anni di moratoria nel Sud Carolina Photo Credit: fotogramma


Era già accaduto l'8 marzo scorso. I detenuti scelgono la morte per fucilazione, perché meno dolorosa e più immediata di iniezione letale e sedia elettrica. L'avvocato del condannato: terrificante

Plotone, attenti! Caricare! Puntare! Fuoco! Sembrano gli ordini impartiti per una condanna a morte del 1800, ma così non è. Non che sia una attenuante, la lontananza nel tempo di un fatto così aberrante, ma senz’altro è più semplice passare oltre. Invece, dobbiamo rimanere inchiodati al presente, e possibilmente dobbiamo indignarci.

LA CONDANNA

Il 12 aprile del 2025 un condannato a morte negli Stati Uniti è stato ucciso da un plotone di esecuzione. E’ successo nello Stato meridionale della South Carolina. E' la seconda fucilazione che avviene in poco più di un mese nello stato americano che ha rimesso in funzione il plotone di esecuzione per la prima volta dopo 15 anni negli Stati Uniti. Come era successo per un altro condannato -Brad Sigmon- ucciso nello stesso Stato il 7 marzo scorso, anche Mikal Mahdi aveva preferito la fucilazione all'iniezione letale e alla sedia elettrica.

IL PROTOCOLLO

C’è un macabro protocollo che scandisce l’esecuzione. Il condannato viene fatto sedere su una sedia, alla quale viene assicurato con un laccio, con un cappuccio in testa… per non guardare in faccia l’orrore. Poi, gli viene posto un bersaglio rosso all’altezza del cuore. Il plotone si posizione a 4,6 metri di distanza dal ‘bersaglio’ umano. I tiratori sono armati di un fucile con munizioni Winchester calibro .308, proiettili che si frantumano all'impatto con qualcosa di duro, come le ossa del torace, sprigionando frammenti destinati a distruggerne il cuore. Una morte quasi istantanea, sottolineano dal carcere… Così si tenta di restare aggrappati a un briciolo di coscienza civile e di sentimento umano nei confronti del condannato. È il muro di carta dietro al quale si nasconde la società per giustificare l’ingiustificabile. Anche il plotone si dispone dietro un muro, e spara da una feritoia. I tiratori sono volontari, scelgono di prestarsi all’esecuzione. Parte l’ordine. E i fucilieri sparano. 5 minuti e la pratica è risolta.

IL LEGALE

Secondo una dichiarazione della prigione, il 42enne è stato ucciso da diversi colpi di arma da fuoco sparati dai tre componenti del plotone di esecuzione. "Questa notte, lo stato della South Carolina, lo ha fucilato, un atto orribile che appartiene ai capitoli più bui della storia e non ad una società civilizzata", ha detto l'avvocato difensore di Mahadi, David Weiss, tentando di bucare il muro di carta, che risulta ben più solido del materiale di cui sarebbe composto. Mahdi ha scelto il plotone di esecuzione per “l'inaffidabilità” del farmaco per l'iniezione letale – ha continuato il suo avvocato - e per la barbarie della sedia elettrica, che "lo brucerebbe vivo". "È la scelta migliore, ma il fatto che abbia dovuto farla è terrificante", ha sottolineato il legale.

NEGLI STATES

Oltre alla South Carolina, che ha reintrodotto la fucilazione nel 2021, accanto all'iniezione letale e la sedia elettrica, altri quattro stati - Utah, Idaho, Mississippi e Oklahoma - prevedono il plotone di esecuzione come possibile metodo per mandare a morte i condannati. Quella di Mahdi è stata la 12esima esecuzione dall'inizio dell'anno negli Usa, dove 23 dei 50 stati hanno abilito la pena capitale e altri 3 - California, Oregon e Pennsylvania - hanno adottato moratorie.



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