
Ucraina, la presidente del Consiglio Meloni al presidente Zelensky: “Immagino un Paese libero e ricostruito" Photo Credit: Agenzia Fotogramma
10 luglio 2025, ore 16:45
'Il piano russo è fallito, ora abbiamo assunto impegni per oltre 10 miliardi di euro. Mi piace pensare che oggi possa essere il punto di partenza per il miracolo economico ucraino'. Così la premier alla Conferenza sulla ripresa di Kiev in corso a Roma
Da oggi a Roma la Conferenza per la ricostruzione voluta da Meloni con Von der Leyen e Merz. La conferenza vede circa 5.000 partecipanti, 100 delegazioni ufficiali e 40 Organizzazioni Internazionali, 2.000 rappresentanti di aziende, centinaia di esponenti delle autonomie locali e della società civile. "Vogliamo immaginare già ora un'Ucraina ricostruita, libera e prospera", ha dichiarato la premier Meloni, che ha anche annunciato investimenti per 10 miliardi dalla Conferenza. "La Russia non vuole la pace", ha accusato il presidente ucraino Zelensky.
Tajani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro per lo Sviluppo per le comunità e la ricostruzione dei territori ucraino Oleksii Kuleba hanno siglato due accordi, uno relativo al ripristino dei beni culturali di Odessa e uno relativo all'efficienza idrica di Odessa. "Questo non è solo una semplice dichiarazione ma un segnale della nostra unità a sostegno per la ricostruzione dell'Ucraina con la partecipazione del settore privato", ha affermato Tajani prima della cerimonia di firma presieduta dall'inviato speciale italiano per la ricostruzione dell'Ucraina, Davide La Cecilia.
I Volenterosi
Si è tenuta nel pomeriggio anche la riunione della coalizione dei "Volenterosi" alla quale ha partecipato pure l'inviato americano Kellogg: è stata la prima volta per gli Usa. E la posizione espressa da Meloni ha ribadito la posizione italiana: "I numeri impressionanti di questa Conferenza raccontano di quale futuro tutti insieme vediamo per l'Ucraina e con quale convinzione crediamo in questo futuro. Vogliamo lanciare un messaggio importante: ognuno di noi è qui per fare la propria parte per un obiettivo comune, quello di guardare oltre l'ingiustizia inflitta al popolo ucraino e saper immaginare l'Ucraina ricostruita, libera e prospera". "Abbiamo assunto impegni per oltre 10 miliardi di euro ma per ricostruire una Nazione martoriata dalla guerra non bastano i soldi, c'è bisogno di qualcosa di più, di quel sentimento che il popolo ucraino ha mostrato di saper conoscere: l'amor di patria, l'amore per la libertà. Senza amor di patria tutto ciò che noi facciamo perde di senso". "La sfida della ricostruzione richiede il massimo sforzo – ha proseguito - ma è una partita che possiamo vincere. Il sistema Italia può fare la differenza. Non abbiate paura di investire, di costruire e ricostruire in Ucraina perché non è un azzardo ma un investimento in una Nazione che ha mostrato resilienza, è investimento su pace, sulla sicurezza dei nostri cittadini e sull'Europa intera".
L’Italia
"Noi siamo quel popolo che sulle macerie della Seconda Guerra mondiale ha costruito il suo miracolo economico negli anni Sessanta. L'Italia era in macerie ma ce l'ha fatta, si è rialzata ed è diventata la potenza economica mondiale che tutti conoscono – ha ricordato la premier -. Mi piace pensare che questa conferenza possa essere il punto di partenza per il miracolo economico dell'Ucraina. Costruiremo questo miracolo insieme. Sono lieta di annunciare che, con il contributo determinante dell'Italia, nasce un nuovo fondo equity a livello europeo. Il nostro compito è aiutare l'Ucraina e lo faremo per amore di giustizia e monito per il futuro". Meloni ha evidenziato, inoltre, l'appoggio dell'Italia nei confronti dell'Ucraina fin da quel 24 febbraio 2022 quando "si è schierata dalla parte giusta della storia senza mai tentennare. Il piano era tentare di piegare gli ucraini con il buio, il freddo, la fame e la paura. Questo piano è fallito perché tutti hanno imparato quanto gli ucraini siano più tenaci di ogni aspettativa e perché la comunità si è schierata contro questo scempio. Piaccia o no, quello che accade in Ucraina riguarda ognuno di noi. Il cammino della ricostruzione non sarà facile, sarà pieno di insidie ma porta molte opportunità", conclude.
Zelensky
Il presidente ucraino, Volodymyr ZELENSKY, da parte sua ha parlato dei continui attacchi russi: “Si tratta di terrorismo puro. Putin vuole che la nostra gente vada via dall'Ucraina, che soffra, vuole distruggere tutto e non solo le linee del fronte. Ha rifiutato qualsiasi progetto per la pace, anzi c'è un'escalation. Putin ha due alleati: l'inverno e il terrore, noi dobbiamo contrattaccare a entrambi e ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando. Ogni singolo giorno dobbiamo rimanere concentrati – ha spiegato -, ci dobbiamo focalizzare e lavorare per la difesa, per generare un cessate il fuoco quanto prima. Serve un piano di resilienza chiarismo, come il piano Marshall che ha ricostruito l'Europa. Abbiamo l'opportunità unica per lanciare dei significativi passi in avanti, cerchiamo di farlo insieme. Vorrei sottolineare che il livello delle decisioni preparate nell'ambito di questa conferenza è altissimo: circa 200 accordi. Penso che sia un risultato davvero molto importante. Anche l'ammontare degli accordi è veramente significativo: più di 10 miliardi di euro". Infine, i bambini rapiti. "Lavoriamo tutti i giorni con l'Italia per far tornare i bambini ucraini portati via dalla Russia, dobbiamo farli ritornare dalle loro famiglie. La priorità è salvaguardare le vite umane", ha concluso.