
Ucciso da un colpo di pistola, a 19 anni in una sala-slot, in provincia di Caserta: minorenne fermato per omicidio Photo Credit: agenziafotogramma.it
14 aprile 2025, ore 13:00
L'omicidio di Davide Carbisiero, 19enne di Succivo in provincia di Caserta assomiglia a un'esecuzione: indagato un 17enne
Dopo ore di indagini febbrili, nella tarda serata di ieri, la Procura per i Minorenni di Napoli ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di un ragazzo di 17 anni, gravemente indiziato dell'omicidio del giovane di Succivo,nel casertano, consumato alle prime ore del mattino di domenica 13 aprile, all'interno di una sala slot che si trova nel comune di Cesa, sempre in provincia di Caserta.
Movente da chiarire
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini condotte, nell'immediatezza, dai Carabinieri del Gruppo di Aversa, l'omicidio sarebbe avvenuto mediante l'esplosione di più colpi di arma da fuoco. Uno però è stato fatale: ha centrato Davide Carbisiero alla giugulare. Secondo quanto si apprende, allo stato sono ancora in corso indagini per ricostruire le esatte modalità del fatto e per risalire al movente che avrebbe condotto al gesto. A indagare anche la Direzione Distrettuale Antimafia, per la metodologia che richiama i delitti di stampo mafioso.
Omicidio legato forse alla criminalità organizzata
Nella prima fase delle indagini, gli inquirenti si sono mossi nell'ambito del traffico di droga. L'esecuzione di Davide, incensurato, potrebbe essere, in qualche modo, collegata al padre della fidanzata della vittima, che ha avuto una condanna per spaccio di stupefacenti ed è uscito da poco dal carcere. Non è escluso quindi un “regolamento di conti”.
Segnalazione del proprietario del locale
La segnalazione alle forze dell'ordine è arrivata dal proprietario del locale, che si è accorto del cadavere soltanto quando è andato ad aprire il bar attiguo, all'alba di ieri, (i due locali hanno ingressi differenti). Amici della vittima e altre persone sono stati immediatamente rintracciati e interrogati, così come sono state analizzate le immagini delle telecamere, recuperati alcuni bossoli trovati sul pavimento, e acquisite informazioni sul territorio in “relazione al papà della fidanzata del 19enne” e al mondo dello spaccio. Al termine dell'interrogatorio, il diciassettenne, indagato per l'omicidio di Davide, è stato fermato per omicidio su disposizione della Procura per i minorenni di Napoli e condotto in un centro di giustizia minorile in attesa della convalida del provvedimento.