Trump tassa le produzioni cinematografiche straniere. L’annuncio del presidente degli Stati Uniti che mette paura a Hollywood

Trump tassa le produzioni cinematografiche straniere. L’annuncio del presidente degli Stati Uniti che mette paura a Hollywood

Trump tassa le produzioni cinematografiche straniere. L’annuncio del presidente degli Stati Uniti che mette paura a Hollywood


06 maggio 2025, ore 10:30

Il nuovo capitolo della guerra commerciale imposta dal Tycoon vede coinvolti i film non girati sul territorio statunitense

Donald Trump colpisce ancora. Questa volta, nel mirino del presidente degli Stati Uniti, sono finite le produzioni cinematografiche straniere. Nella giornata di ieri infatti, sul suo social Truth, ha annunciato l’inizio di un nuovo capitolo della sua guerra commerciale, imponendo Dazi del 100% per tutte quelle pellicole girate al di fuori del territorio statunitense, costringendo così gli studios e i registi a produrre in casa i loro film per il grande schermo. Hollywood però trema e teme ricadute pesanti sull’intera industria cinematografica che invece trae particolare beneficio dai mercati esteri.

MAKE HOLLYWOOD GREAT AGAIN

“L’industria cinematografica americana sta morendo molto velocemente. Altri Paesi stanno offrendo ogni sorta di incentivi per attirare i nostri registi e studi cinematografici lontano dagli Stati Uniti. Hollywood e molte altre aree degli Stati Uniti sono devastate. Questo è uno sforzo concertato da parte di altre nazioni e, quindi, una minaccia per la sicurezza nazionale. È, oltre a tutto il resto, un messaggio e una propaganda! Pertanto, autorizzo il Dipartimento del Commercio e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ad avviare immediatamente il processo per l’istituzione di una tariffa del 100% su tutti i film che arrivano nel nostro Paese e che sono prodotti in paesi stranieri. Vogliamo quelli realizzati in America, di nuovo!”. Questo il post che Trump ha postato ieri e che ha generato parecchio allarmismo dalle parti di Hollywood. Basti pensare che solo nel 2024 l’industria cinematografica statunitense ha fatturato 22,6 miliardi di dollari di esportazioni. Numeri che potrebbero subire una flessione importante a causa delle misure imposte dal Tycoon, causando gravi perdite ad un settore già fortemente in crisi.

DAZI ANCHE ALLE SERIE?

Al momento non è chiaro se queste tariffe saranno imposte solamente ai film per il cinema o se le misure saranno allargate anche alle serie tv che, ad esempio nel caso di Netflix, vengono prodotte in Canada. Inoltre non viene specificato cosa accadrà con le coproduzioni girate solamente in parte in altri territori. É il caso di “The Odyssey" di Christopher Nolan che, dopo aver inaugurato le riprese proprio da noi in Sicilia, si sposterà in Marocco. Ma non è l’unico esempio. C’è anche il set di “Avengers: Doomsday” dei Marvel Studios che, al momento, è allestito nel Regno Unito. E come non menzionare anche “Dune: Messiah” che aprirà il suo set in Ungheria a settembre. Perfino un titolo di inestimabile valore economico come “Avatar 3” è girato in parte in Nuova Zelanda.

NON C'È PACE PER LA FABBRICA DEI SOGNI

E se anche l'estero rispondesse alle misure di Trump? Se, come fatto già dalla Cina, gli altri paesi imponessero dei contro Dazi a tutti i film americani in arrivo nei loro mercati? Le cose si potrebbero mettersi veramente male per le casse delle major statunitensi.

Ovviamente anche gli spettatori sarebbero parte lesa di questa guerra commerciale perché potrebbero vedere il costo del biglietto crescere in modo esponenziale.

Non c’è pace per la fabbrica dei sogni che negli ultimi anni ha fatto i conti con alcuni incubi non da poco. Dopo la pandemia, gli scioperi del 2023 e gli incendi che recentemente hanno devastato il cuore di Hollywood, ora l’industria dovrà fronteggiare un’altra emergenza, che arriva direttamente dalla Casa Bianca.


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