Trump e Netanyahu a cena alla Casa Bianca: Gaza, Iran, Ucraina e Nobel al centro del vertice

Trump e Netanyahu a cena alla Casa Bianca: Gaza, Iran, Ucraina e Nobel al centro del vertice Photo Credit: agenziafotogramma.it
08 luglio 2025, ore 08:00
Durante l’incontro a Washington, il presidente americano e il premier israeliano hanno discusso il cessate il fuoco a Gaza, sfide regionali, sostegno all’Ucraina e possibile Nobel per il tycoon
UNA CENA PER TROVARE UN ACCORDO
Durante una serata ad alto contenuto politico nella residenza presidenziale americana, il presidente Donald Trump e il premier israeliano Benjamin Netanyahu si sono incontrati per affrontare alcuni dei dossier più caldi dell’agenda internazionale. A margine della cena tenutasi nella storica Blue Room della Casa Bianca, i due leader hanno discusso a lungo della situazione a Gaza, dei rapporti con Teheran e dell’espansione degli Accordi di Abramo. Secondo quanto dichiarato da Trump ai giornalisti presenti, Hamas avrebbe espresso la volontà di negoziare una tregua nel conflitto in corso. “Stanno cercando un cessate il fuoco,” ha affermato il presidente, sottolineando che la finestra diplomatica resta aperta nonostante le continue tensioni sul terreno. Un segnale, quello lanciato da Washington, che cerca di spingere verso una soluzione negoziale in un momento particolarmente instabile.
LA CENA CON TRUMP E GLI ALTRI INCONTRI DI NETANYAHU
Netanyahu, nel frattempo, ha avuto una serie di colloqui a Washington: tra questi, un incontro formale con il segretario di Stato Marco Rubio alla Blair House, prima in un tavolo allargato e poi in una sessione privata. Il leader israeliano ha poi comunicato via social di aver parlato con Rubio del rafforzamento dell’alleanza tra Stati Uniti e Israele e delle sfide geopolitiche condivise, come il programma nucleare iraniano e la sicurezza regionale.Trump, interrogato su una possibile ricollocazione dei palestinesi sfollati, ha lasciato la parola al premier israeliano, che ha ribadito l’impegno congiunto per trovare soluzioni alternative fondate sulla “libera scelta”, accennando alla possibilità di collaborazione con Paesi terzi per la sistemazione degli sfollati.
LE DICHIARAZIONI DI TRUMP SU PUTIN
Nel corso della serata non sono mancati riferimenti alla situazione internazionale più ampia. Il presidente americano ha espresso delusione per l’atteggiamento del leader russo Vladimir Putin: “Avrei potuto fermare quel conflitto. Mi aspettavo di più da lui, ma evidentemente non è andata così,” ha detto Trump, riferendosi alla guerra in Ucraina. A conferma dell’impegno statunitense a sostenere Kiev, Trump ha annunciato l’invio di ulteriori forniture militari. “Devono potersi difendere. Ora stanno subendo attacchi pesanti,” ha spiegato, ribadendo la necessità di rafforzare le capacità difensive ucraine. Infine, durante la cena, Netanyahu ha rivelato di aver proposto Trump come candidato al Nobel per la pace, sottolineando il ruolo da lui giocato nel promuovere gli Accordi di Abramo, già estesi a diversi Paesi del mondo arabo e in via di ulteriore ampliamento.