Trump annuncia nuovi dazi, Bruxelles media con cautela per evitare lo scontro commerciale con gli USA

Trump annuncia nuovi dazi, Bruxelles media con cautela per evitare lo scontro commerciale con gli USA

Trump annuncia nuovi dazi, Bruxelles media con cautela per evitare lo scontro commerciale con gli USA   Photo Credit: agenziafotogramma.it


08 luglio 2025, ore 09:00

Il Presidente degli Stati Uniti lancia le tariffe fino al 40% contro sette Paesi. L'UE resta in bilico e von der Leyen tratta per scongiurare un’escalation. Pronte misure di ritorsione da 120 miliardi

I DAZI SCUOTONO I MERCATI

Mentre i mercati globali accusavano il colpo e l’Europa restava in attesa, Donald Trump ha lanciato il nuovo affondo commerciale che rischia di spostare nuovamente gli equilibri. Nessuna comunicazione formale a Bruxelles, ma un annuncio diretto e improvviso: attraverso il suo social Truth, il presidente degli Stati Uniti ha svelato i primi destinatari di nuovi pesanti dazi doganali. Colpiti Paesi giudicati poco collaborativi sul piano commerciale, tra cui Giappone, Corea del Sud, Sudafrica, Malesia e Myanmar. Le tariffe — comprese tra il 25% e il 40% — entreranno in vigore il primo agosto.

L'UE NON COINVOLTA MA PREPARA LE CONTROMISURE

L’Unione Europea, al momento, è ancora formalmente fuori da questa prima ondata di misure. L'atmosfera, però, è tutt’altro che rassicurante. A mantenere aperto il dialogo è direttamente Ursula von der Leyen, che negli ultimi giorni ha intensificato i contatti con Trump, nel tentativo di evitare un’escalation che danneggerebbe entrambe le sponde dell’Atlantico. Una trattativa delicata, appesa a equilibri sottili e al ritmo incostante della politica americana. La presidente della Commissione europea ha ribadito, anche davanti all’Europarlamento, che Bruxelles intende negoziare «con fermezza e unità». Germania, Francia e Italia sono coinvolte direttamente nel coordinamento, come dimostrano i frequenti colloqui tra von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. 

TRATTATIVE TRA UE E USA

L’ipotesi di un accordo resta sul tavolo, ma nulla è ancora definito. Secondo fonti interne all’Ue, ci sarebbero stati diversi scambi privati tra von der Leyen e Trump nelle ultime settimane, anche oltre la conversazione rivelata ufficialmente. L’obiettivo di Bruxelles è evitare l’entrata in vigore di nuove tariffe sui beni europei, che andrebbero ad aggiungersi a quelle già attive: 25% sulle auto, 50% su acciaio e alluminio, più una minaccia recente che riguarda il settore agroalimentare, con un possibile +17% sulle esportazioni. Archiviata la proposta di azzerare i dazi industriali, l’Europa ora spinge per un’aliquota comune del 10%, con eccezioni per settori strategici come aerospazio, tecnologia e cibo di alta gamma. Il modello? Gli accordi già firmati da Trump con Regno Unito e Vietnam: intese settoriali, a piccoli passi. Ma Parigi e alcuni partner, tra cui Austria e Spagna, sollecitano una risposta più decisa. Non si esclude il ricorso a misure punitive verso le grandi multinazionali tecnologiche statunitensi. Berlino, invece, mantiene una linea più pragmatica, preoccupata in particolare per le ricadute sull’industria automobilistica tedesca. Nel frattempo, Bruxelles ha già pronte due contromisure: una congelata in primavera, l’altra quasi ultimata. Il valore complessivo potrebbe arrivare fino a 120 miliardi di euro di beni americani colpiti da ritorsioni. Se l’accordo non arrivasse, la rappresaglia commerciale è già scritta. Un viaggio di von der Leyen a Washington per siglare un’intesa è ancora possibile, ma il tempo stringe. Lo scenario rievoca quanto avvenuto nel 2018, quando Jean-Claude Juncker ottenne una tregua offrendo più acquisti di gas e armamenti americani. Una formula che, ora, torna di attualità.


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