Tre anni fa il fallimento mondiale dell’Italia di Ventura; Mancini ha rilanciato la Nazionale e ora punta alla Nations League

Tre anni fa il fallimento mondiale dell’Italia di Ventura; Mancini ha rilanciato la Nazionale e ora punta alla Nations League

Tre anni fa il fallimento mondiale dell’Italia di Ventura; Mancini ha rilanciato la Nazionale e ora punta alla Nations League


Sono passati tre anni dallo 0-0 con la Svezia che negò il mondiale all’Italia; Roberto Mancini è uscito di scena e ora gli Azzurri puntano alla Nations League

Anniversario triste

Era il 13 novembre 2017, esattamente tre anni fa. La data del fallimento mondiale. A San Siro era un programma la gara di ritorno dello spareggio contro la Svezia per qualificarsi a Russia 2018. Gli azzurri, la settimana precedente, erano stati sconfitti nella partita d’andata, 1-0 il punteggio. Al Meazza ottantamila spettatori erano pronti a spingere l’Italia verso la rimonta, un gigantesco tricolore campeggiava sulle tribune. In campo però andò una squadra svuotata e confusa; ai limiti tecnici dei giocatori si era sommata l’inadeguatezza del ct, Giampiero Ventura, che nelle settimane precedenti aveva perso il controllo del gruppo, che non gli riconosceva più autorità e carisma: finì zero a zero, tra i fischi del pubblico e le lacrime in diretta tv di Gigi Buffon. Ventura, nella conferenza stampa dopo l’eliminazione, chiese scusa agli italiani, ma soltanto perché sollecitato dalla domanda di un cronista. Le sue dimissioni non furono immediate, voleva essere pagato fino all’ultima mensilità, del resto quando si lavora così bene… Il terremoto travolse anche il pittoresco gaffeur che in quegli anni si era trovato al vertice della Federcalcio, Carlo Tavecchio. Si era toccato il fondo, poi finalmente è cominciata la risalita. 

La svolta Mancini 

Dopo un commissariamento e un interim di Gigi Di Biagio in panchina, l’Italia è ripartita con Roberto Mancini, scelto dal nuovo presidente federale Gabriele Gravina. Il nuovo allenatore ha portato una svolta su più fronti: l’allenatore marchigiano, più spendibile anche a livello internazionale, ha puntato sui giovani e su una mentalità offensiva. I risultati si sono visti: gli azzurri si sono qualificati in carrozza per l’Europeo 2020 ( poi slittato di un anno, causa Covid) con dieci vittorie in dieci partite. Qualcuno farà notare che il valore degli avversari non era di primo livello, ma quante volte in passato l’Italia si è complicata la vita nei gironi di qualificazione? Qualcuno ricorda le sofferte vittorie di misura con le Isole Far Oer o i pareggi con la Lituania? Prima del lockdown, la nazionale italiana aveva scalato posizioni nel ranking e nei pronostici degli esperti; purtroppo a causa della pandemia a marzo erano saltate le partite contro Germania e Inghilterra, che avrebbero misurato in modo attendibile la crescita degli azzurri; ora in attesa dell’Europeo itinerante (speriamo che la prossima estate si possa davvero fare), ci si concentra sulla Nations League

Vincere con la Polonia 

Domenica sera, allo stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia, l’Italia affronterà la Polonia (a partire dalle 20.45 collegamenti in diretta su RTL 102.5). E’ una sfida cruciale perché i polacchi sono al comando della classifica del girone con un solo punto di vantaggio sull’Italia. Alla quale si presenta dunque l’opportunità del sorpasso. Non sarà una partita facile, perché i nostri avversari stanno bene, lo hanno appena dimostrato con una bella vittoria sull’Ucraina. Ma l’Italia c’è e vuole giocarsi le sue carte. Non si sa ancora se Roberto Mancini potrà tornare in panchina, è ancora debolmente positivo al Covid e tuttora in isolamento fiduciario a casa. Ma si spera che dal tampone alla vigilia della partita arrivi il via libera. Altrimenti si farà come in occasione dell’amichevole vinta 4-0 contro l’Estonia, con Roberto Mancini a teleguidare la squadra da casa, con il suo vice Chicco Evani in panchina e con Gianluca Vialli a fare da tramite con tanto di auricolare.  


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