Tragedia a Udine: donna uccisa in casa, ex marito muore in un incidente sospetto durante la fuga. Aveva il divieto di avvicinamento

Tragedia a Udine: donna uccisa in casa, ex marito muore in un incidente sospetto durante la fuga. Aveva il divieto di avvicinamento

Tragedia a Udine: donna uccisa in casa, ex marito muore in un incidente sospetto durante la fuga. Aveva il divieto di avvicinamento   Photo Credit: https://www.vigilfuoco.it/


17 aprile 2025, ore 19:00

Sospetto femminicidio, trovata morta donna in casa

Una tragedia familiare si è consumata nella mattinata di giovedì 17 aprile a Udine, dove una donna di 46 anni, Samia Bent Rejab Kedim, è stata trovata morta nel suo appartamento, in una pozza di sangue. Il ritrovamento è avvenuto dopo le 10, quando alcuni vicini hanno allertato i soccorsi. Al loro arrivo, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul corpo erano visibili diverse ferite da arma da taglio, compatibili con un’aggressione fatale.

Le indagini si sono subito concentrate sull’ex marito, Mohamed Naceur Saadi, 58 anni, già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza domestica. L’uomo era agli arresti domiciliari a Monfalcone e sottoposto a un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna. La coppia, di origine tunisina, aveva tre figli: due donne maggiorenni e un ragazzo minorenne. La donna, secondo le testimonianze, stava cercando di divorziare, ma il marito si opponeva con forza.

LA FUGA E L'INCIDENTE A BASILIANO

Poche ore dopo la scoperta dell’omicidio, la Polizia ha appreso che l’uomo era rimasto vittima di un grave incidente stradale avvenuto sulla Strada statale 13 a Basiliano, in provincia di Udine. La sua auto si è schiantata contro una cisterna, andando completamente distrutta. Il 58enne è morto sul colpo, mentre l'autista del camion è rimasto illeso ma sotto shock.

L’impatto, secondo i primi rilievi, potrebbe non essere stato accidentale: sulla carreggiata non sono stati trovati segni di frenata. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver cancellato eventuali tracce. Gli investigatori non escludono l’ipotesi di un suicidio, forse motivato dal delitto appena commesso.


LE INDAGINI IN CORSO

Il braccialetto elettronico che l’uomo avrebbe dovuto indossare è ora oggetto di verifiche: non è ancora chiaro se fosse attivo o se fosse stato rimosso. L'uomo, quella mattina, aveva ottenuto due ore di permesso, ma non risulta avesse il diritto di avvicinarsi alla ex moglie. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Luca Olivotto, stanno analizzando ogni dettaglio, compresi gli accertamenti scientifici sulla scena del crimine e le dinamiche dell’incidente.

Secondo i racconti dei vicini e fonti investigative, l'appartamento di Via Joppi era stato più volte teatro di violente liti. Le forze dell’ordine e i servizi sociali erano intervenuti in passato per casi di maltrattamenti. Un dramma che si è consumato nel silenzio, culminato in quello che, con ogni probabilità, sarà classificato come l’ennesimo femminicidio.


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