Ma non possono essere arrestati. La Procura, “questioni procedurali”
Sono sospettati di avere legami con l’Isis e nel corso delle indagini condotte dai carabinieri dei Ros, sono emersi collegamenti con due foreign fighters in Siria, ma per cinque tunisini per cui la Procura di Torino aveva chiesto l’arresto, non scatteranno le manette. Questioni di procedura impediscono che il provvedimento sia esecutivo. I cinque sono stati individuati dai carabinieri dei Ros nel corso di un’indagine partita dalle verifiche su alcune false dichiarazioni di studio fatte per ottenere permessi di soggiorno e sono sospettati di avere formato in Italia un gruppo collegato all'Isis. Tre di loro si trovano agli arresti domiciliari per droga. Gli altri due invece sono liberi, uno dei quali è già stato espulso nel 2016.
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