Titane della francese Julia Ducournau vince la Palma d’oro al Festival di Cannes. Gaffes di Spike Lee che annuncia in anticipo il vincitore

Titane della francese Julia Ducournau vince la Palma d’oro al Festival di Cannes. Gaffes di Spike Lee che annuncia in anticipo il vincitore

Titane della francese Julia Ducournau vince la Palma d’oro al Festival di Cannes. Gaffes di Spike Lee che annuncia in anticipo il vincitore


Il Presidente della giuria svela prima il verdetto. Poi si scusa, Ovazione per Marco Bellocchio, ma l’Italia resta senza premi

Un film estremo e particolare si aggiudica la Palma d'oro è “Titane” della francese Julia Ducournau, che ha chiuso il 74esimo festival del cinema di Cannes. Ma la scena l’ha rubata il presidente di giuria, Spike Lee, per la gaffe fatta ad inizio della cerimonia. L'artista all'inizio delle premiazioni, anziché annunciare il primo dei premi si è fatto sfuggire a bassa voce, ma a microfono aperto il film vincitore della Palma d'oro. Incredulità della platea, anche quella della sala riservata alla stampa. Qualcuno ha pensato ad uno scherzo, ma i rumors davano favorita proprio quella pellicola. L'annuncio era prematuro e Spike Lee da quel momento non si è più ripreso e la serata si è trasformata tra l'emozione dei premiati e le risatine sottintese di alcuni dei giurati.


Le scuse di Spike Lee

Spike Lee che al momento della consegna della Palma d'oro ne stava combinando un'altra mentre toccava a Sharon Stone dire la frase ispirata prima di pronunciare il titolo Titane, si è poi scusato “Devo fare le mie scuse a tutti, ai miei colleghi, al festival e anche agli artisti a cui batteva il cuore per il pasticcio che ho combinato", ha detto incontrando la stampa. “Dovete sapere che io adoro lo sport e quando finisce una partita la prima cosa che annunci è il risultato. Per questo sono andato troppo in fretta verso il finale”.


Le parole della regista premiata

 “Il mio film non è perfetto, qualcuno dice che è mostruoso”, ha detto Julia Ducournau, la regista, parigina di 37 anni. "Ma la mostruosità che attraversa il mio lavoro è una forza che rompe la cosiddetta normalità”. Ha poi ringraziato la giuria.


Standing ovation per Bellocchio

Momenti di emozione per la standing ovation a Marco Bellocchio, Palma d'oro d'onore al festival del cinema di Cannes. “Voglio condividere il premio con miei figli Pier Giorgio e Elena, il produttore Simone che e' quasi un figlio adottivo e il grande Michel Piccoli che voglio assolutamente ricordare”, ha detto citando insieme a Piccoli anche Anouk Aimee che furono premiati per il mio Salto nel vuoto nel '79”. Paolo Sorrentino avuto per il più importante e giovane regista che abbiamo in Italia parole affettuose, e non solo: “è tutto quello che un regista dovrebbe essere: appartato, discreto, lontano dall'egocentrismo, curioso dell'altro. E quello che mi rende curioso in maniera morbosa nei suoi confronti, è la sua sotterranea inquietudine. Perché, a mio parere, è questa inquietudine che rende grande il suo cinema. Fare grande cinema è il risultato di una lunga guerra che un autore ingaggia con se stesso”.


I premi

Con un palmares che ha escluso molti nomi altisonanti (da Audiard a Moretti, da Ozon a Anderson), premiando film di tutte le latitudini come Compartment n.6 del finlandese Kuosmanen, An Hero dell'iraniano Farhadi (Ex aequo Grand Prix), il giapponese Drive My Car di Hamaguchi, Haberech dell'israeliano Lapid, Memoria del tailandese Apitchapong Weerasethakul e poi ancora per l'americano indipendente Nitram di Kurzel per il migliore attore Caleb Landry Jones e la norvegese Renate Reinsve per The Worst person in the World di Trier, si è chiusa una 74esima edizione del festival del cinema di Cannes audace sotto molti punti di vista, a cominciare dall'emergenza sanitaria in cui siamo ancora dentro.



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