
Terzo mandato, adesso per De Luca e Zaia è finita davvero. Bocciato l'emendamento della Lega sui Governatori Photo Credit: Agenzia Fotogramma
26 giugno 2025, ore 15:00
In Commissione al Senato soltanto cinque voti favorevoli, Fratelli d'Italia si astiene e Forza Italia dice ancora "no". Rabbia del ministro leghista Calderoli, che se la prende con gli Azzurri: “Non ho apprezzato il muro eretto dagli alleati forzisti”
Stavolta pare davvero finita. La Lega con un emendamento aveva tentato in extremis la via per allungare la reggenza dei governatori con il Terzo mandato, ma la proposta è stata bocciata in commissione Affari istituzionali al Senato. E non mancano le polemiche.
Le posizioni
Le posizioni erano note da tempo: la Lega spingeva per il Terzo mandato, mentre Forza Italia si è sempre opposta. Fratelli d'Italia, pur aprendo, aveva rimesso tutto al parere della Commissione, spiegando di non poter votare a favore senza l'unità della maggioranza. Che non è stata trovata. Alla fine a Palazzo Madama sono stati 15 i voti contrari, contro i 5 favorevoli (tre della Lega oltre a quelli di Autonomia e Italia Viva) e due gli astenuti: il presidente Alberto Balboni e Domenico Matera, entrambi di FdI.
Calderoli
Il risultato, dunque, appariva scontato. Ma ciò non toglie l'amarezza in casa leghista, espressa dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. "La nostra posizione è assolutamente evidente, è la quinta volta che presentiamo l'emendamento, c'era stata anche un'ipotesi di un potenziale accordo che non si è trovato e con amarezza devo dire che oggi è stato bocciato per la quinta volta. Comunque io ritengo che il Terzo mandato sia giusto non solo a livello delle Regioni e Provincie a statuto speciale, ma anche per quelle ordinarie". Poi, un'analisi più politica: "Ci sono state due astensioni da parte di FdI e devo dire che ho apprezzato la disponibilità ad affrontare l'argomento e a trovare delle possibili soluzioni. Non ho apprezzato il muro eretto da Forza Italia".
Tajani
Fermo sulle posizioni ampiamente espresse in passato il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che nega possibili ripercussioni nel Centrodestra: "Non succede assolutamente nulla. Non è che il centrodestra si fonda sul Terzo mandato, la nostra coalizione si basa su accordi politici, sulle questioni della giustizia, sulla riforma del premierato, sulla riforma dell'autonomia, quindi su questioni serie e importanti".
Pd
Una versione che però non convince le opposizioni. Come ha spiegato il capogruppo del Partito Democratico Francesco Boccia: "La maggioranza è divisa e i dispetti tra i partiti della destra continuano. Oggi FdI e FI hanno lasciato che la Lega andasse a sbattere contro il 'no' della maggioranza in Commissione Affari costituzionali. L'ipotesi del Terzo mandato è definitivamente affossata ma le tensioni dentro la compagine di governo continuano: siamo di fronte ad un Suk in cui si barattano promesse e ipotesi di riforme che dopo quasi tre anni però restano al palo: vale per l'Autonomia differenziata, vale per il Premierato, vale per la separazione delle carriere dei magistrati che stiamo discutendo in Senato ma che non è prevista nel calendario della Camera delle prossime settimane". "E intanto il Paese affonda e il Parlamento viene umiliato dalla decretazione d'urgenza e dai voti di fiducia che sono l'unico modo di questa maggioranza per andare avanti".