Sumy, la strage dei bambini: 7 tra le 34 vittime. Trump: è stato un errore

Sumy, la strage dei bambini: 7 tra le 34 vittime. Trump: è stato un errore Photo Credit: fotogramma
14 aprile 2025, ore 10:20
Il raid russo di ieri sulla cittadina ucraina continua a sdegnare la comunità internazionale. Condanna dell'Italia e dell'Europa. Trump amplifica la propaganda russa: condanna l'attacco, ma parla di un errore
La strage di Sumy assume contorni sempre più inquietanti. Il numero dei bambini uccisi nell’attacco alla città nord-orientale dell’Ucraina sale a 7. Ieri, dopo i colpi, il conteggio era fermo a 2. Tra i 119 feriti, 15 sono minori.
IL RAID
Nell’intervista proposta oggi sul Corriere della Sera a un giovane trentenne ucraino, laureatosi in storia a Roma, si fa un parallelo sconcertante per dare il perimetro dell’efferatezza dello strike missilistico russo che ha ucciso 34 persone. “Immaginate”, spiega il giovane, “due missili che si abbattono su via della Conciliazione – la strada che posta a piazza San Pietro a Roma- la domenica delle Palme”. “immaginate il sangue, le urla, il fumo, i corpi a terra”. I missili sono caduti sulla cittadina a 30 chilometri dal confine con la Russia, e di 250 mila abitanti, a distanza di alcuni minuti: uno alle 10.11 e l’altro alle 10.13. L’effetto è dirompente: il panico che si sovrappone a chi tenta di aiutare le vittime è totale in quei 120 secondi di distanza. E proprio mentre il disordine raggiunge l’apice, arriva il secondo razzo. E si abbatte sulla popolazione per fare più danno possibile, per uccidere il maggior numero di civili, per annichilire lo spirito e infrangere anche solo la speranza di un futuro migliore.
I BAMBINI A TERRA
Poi, se tra i cadaveri ci sono i corpi piccoli dei figli, nipoti e alunni, allora il dramma diventa inaccettabile. Tutti questi elementi hanno portato a definire l’atto di Putin vero e proprio terrorismo. Il presidente ucraino, dopo l’attacco ha detto, senza usare metafore, che solo un ”bastardo può arrivare a tanto”. La condanna internazionale è stata unanime, anche se la nota stonata arriva da oltreoceano, da Washington, il presidente Trump, pur condannando l’atto, sembra appiattirsi su una forma di propaganda russa, e dichiara che forse si è trattato di un errore. Anche se fosse un errore, sarebbe comunque inaccettabile, ha replicato il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani.
L'EUROPA CONDANNA
"Chi vuole che le uccisioni finiscano in Ucraina deve mettere massima pressione sulla Russia". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in Lussemburgo, alludendo alle parole di Donald Trump. "In un mese di tregua senza condizioni accettata dall'Ucraina ma non dalla Russia abbiamo visti i civili uccisi", ha aggiunto precisando che servono più aiuti militari per permettere a Kiev di difendersi. "La mia iniziativa sulle munizioni è completa per due terzi" ha aggiunto Kallas.