Still I Rise, cambiare il mondo grazie ad un foglio e una penna

Still I Rise, cambiare il mondo grazie ad un foglio e una penna

Still I Rise, cambiare il mondo grazie ad un foglio e una penna


L'organizzazione di volontariato ha lo scopo offrire un’istruzione a bambini profughi, orfani e apolidi

Migliorare il mondo tramite l’apprendimento di valori e principi all’interno di scuole gestite da giovani volontari tra cui il candidato, di appena 27 anni, al premio Nobel per la Pace, Nicolò Govoni, di seguito all’incremento del fenomeno migratorio degli ultimi cinque anni.

Still I Rise è un’organizzazione internazionale indipendente nata dalla volontà di offrire un’istruzione a bambini profughi, orfani e apolidi. I co-fondatori sono Nicolò Govoni, Giulia Cicolo e Sarah Ruzek. A differenza di altre organizzazioni di volontariato, si cerca di promuovere un volontariato etico dove i volontari ricercano il bisogno nell’aiutare gli altri e non nel trasmettere un senso di benessere verso sé stessi: i volontari vengono istruiti per interfacciare un qualsiasi tipo di situazione e al fine di apportare un effettivo aiuto verso le persone con cui vengono a contatto.

La prima scuola si trova nell’Hotspot, il campo profughi dell’isola di Samos in Grecia, ma l’obiettivo è costruire scuole internazionali in luoghi situati lungo le rotte migratorie. Il primo mattone di questo grande progetto è stato posto in Turchia, dove troviamo quattro milioni e mezzo di rifugiati, a Gaziantep, dove ha da poco aperto la prima scuola internazionale per minori rifugiati.

Samos, sponda di speranza

Samos è un’isola situata in Grecia, a un km e mezzo d’acqua dalle coste turche da cui, ogni giorno, centinaia di persone fuggono. Arrivano su delle barche dismesse, talvolta anche nuotando, cercando la salvezza oltremare, una salvezza di un sapore amaro: nel campo profughi finanziato dall’Unione Europea non vi è più spazio e quindi le persone vivono in tende e in container, circondati da rifiuti e miseria. Sul sito di Still I Rise la situazione viene definita tramite queste parole: “una giungla di diritti umani negati”. In questo scenario si colloca la missione di Nicolò Govoni e Giulia Cicolo, coordinatrice del progetto Grecia di Still I Rise: un luogo di incontro per i ragazzi che possono esprimere la loro creatività e conoscersi tramite un’educazione solida e divertente. Hanno, dunque, aperto, nel 2018, una scuola chiamata “Mazì”, che in greco significa “insieme”, per i ragazzi dai 12 ai 17 anni all’interno della quale si apprendono materie come l’inglese e la matematica, mestieri come la falegnameria e arti come la danza.

La Prima Scuola Internazionale in Turchia

Proprio quando la crisi siriana sembrava essere quasi terminata, dopo circa sette anni di guerra civile, il conflitto torna in maniera violenta e prepotente. Di conseguenza, moltissime persone sono in grave difficoltà e hanno bisogno di aiuto. Still I Rise decide di fondare, nel 2019, la prima scuola internazionale, per bambini e ragazzi rifugiati, al mondo: un luogo di istruzione gratuita per tutti coloro a cui è stata tolta una possibilità.

I ragazzi, tramite questo istituto e tramite l’aiuto di un team di volontari, saranno in grado di conseguire ad un titolo che permette l’accesso all’Università. È un progetto ambizioso a cui seguiranno l’apertura di altre scuole in Kenya, in Messico e in Italia. L’obiettivo comune è togliere i minori dalla condizione di profughi permettendogli di accedere all’educazione e all’istruzione.

L’obiettivo di Still I Rise risiede nel voler cambiare il mondo partendo da un semplice banco messo a disposizione di ragazzi che meritano una seconda possibilità.



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