Stati Uniti, Donald Trump minaccia tutti, attacchi a Panama, Groenlandia e Canada

Stati Uniti, Donald Trump minaccia tutti, attacchi a Panama, Groenlandia e Canada Photo Credit: https://agenziafotogramma.it/
08 gennaio 2025, ore 11:30
Il neoeletto presidente, nella prima conferenza stampa dalla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida, ha parlato a tutto tondo delle strategie della sua prossima presidenza dal 20 gennaio
Durante la sua prima conferenza stampa dell’anno, Donald Trump ha presentato un piano adatto al miglior giocatore di Risiko, ma soprattutto ricco di polemiche, delineando una visione "audace" per il futuro degli Stati Uniti. Dalla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida, il presidente eletto ha esposto strategie che spaziano dall’espansione territoriale a interventi su scala globale, facendo presagire un approccio aggressivo alla politica estera americana.
L'INTERESSE PER LA GROENLANDIA
no dei punti focali del discorso è stata la Groenlandia. Trump ha rinnovato l’interesse per il grande territorio autonomo della Danimarca, inviando suo figlio Don Jr. a dialogare direttamente con gli abitanti locali e le autorità politiche. In un post su Truth Social, il presidente ha dichiarato: “La Groenlandia ha bisogno di sicurezza e forza. Rendi la Groenlandia di nuovo grande!”, facendo eco al suo celebre slogan elettorale. Sebbene Trump non abbia fornito dettagli concreti su un’eventuale annessione, ha lasciato aperta la possibilità di ricorrere alla forza militare, affermando: “Non posso escluderlo al momento; potrebbe essere necessario in futuro.” La reazione della Danimarca non si è fatta attendere: la premier Mette Frederiksen ha ribadito che “la Groenlandia appartiene ai groenlandesi e non è in vendita,” mentre re Frederik ha aggiornato lo stemma reale per includere simboli della Groenlandia e delle isole Faroe, in segno di solidarietà.
IL CANALE DI PANAMA PER LA SICUREZZA ECONOMICA DEGLI USA
Un altro tema affrontato è stato il Canale di Panama, che Trump considera strategico per la sicurezza economica degli Stati Uniti. Ha sottolineato come la struttura sia stata originariamente progettata per scopi militari americani, accennando alla possibilità di riconquistarla attraverso mezzi economici o, se necessario, militari. “È fondamentale per i nostri interessi,” ha dichiarato, lasciando intendere che la sua amministrazione potrebbe avviare trattative o azioni più decise.
TRUMP VS CANADA
Sul fronte canadese, Trump ha sollevato critiche sul deficit commerciale tra Stati Uniti e Canada, paventando l’imposizione di nuovi dazi. In una mossa provocatoria, ha condiviso su Truth Social una mappa che raffigura il Canada come parte integrante degli Stati Uniti, accompagnata dalla didascalia “Oh Canada!”. L’idea di trasformare il vicino settentrionale nel “51° Stato” degli Stati Uniti è stata rilanciata con argomentazioni economiche e di sicurezza, alimentando il dibattito sui rapporti bilaterali tra i due Paesi.
DA GOLFO DEL MESSICO A GOLFO D'AMERICA
Trump ha poi dedicato attenzione al Golfo del Messico, proponendo di rinominarlo “Golfo d’America” per rafforzare l’identità americana nella regione. Ha criticato il Messico non solo per la questione migratoria, ma anche per la gestione delle risorse marine, annunciando l’intenzione di rivedere gli accordi attuali e di intensificare la pressione economica sul vicino meridionale.
IL MESSAGGIO AGLI ALLEATI DELLA NATO E LA MINACCIA AD HAMAS
Anche la Nato è finita nel mirino del presidente eletto, che ha ribadito la necessità per gli alleati di aumentare le spese per la difesa. Trump ha suggerito che il contributo minimo richiesto dovrebbe salire al 5% del Pil, ben oltre l’attuale soglia del 2%. “Tutti possono permetterselo,” ha dichiarato, aggiungendo che gli Stati Uniti potrebbero riconsiderare il loro ruolo nell’Alleanza se non ci saranno cambiamenti concreti. Un altro tema discusso riguarda Hamas e la situazione a Gaza. Trump ha avvertito che la sua amministrazione adotterà misure drastiche se gli ostaggi detenuti dall’organizzazione non verranno liberati prima del suo insediamento. “Non ci saranno compromessi. Porteremo l’inferno a Gaza se necessario,” ha dichiarato con fermezza.
GLI SVILUPPI ECONOMICI E IL FRONTE LEGALE
Trump ha colto l’occasione per annunciare anche importanti sviluppi economici. Ha rivelato un investimento di 20 miliardi di dollari per la costruzione di data center negli Stati Uniti da parte di Hussain Sajwani, un miliardario degli Emirati Arabi Uniti. Questo progetto segue un annuncio precedente di 100 miliardi di dollari da parte di Sofitel, dimostrando la fiducia degli investitori stranieri nella sua visione economica. Sul fronte legale, Trump ha celebrato una vittoria importante: la giudice Aileen Cannon ha bloccato la pubblicazione del rapporto del procuratore speciale Jack Smith riguardante le carte segrete di Mar-a-Lago, in attesa di una decisione della corte d’appello. Questo risultato rappresenta un passo significativo nella strategia di difesa del tycoon contro le accuse mosse nei suoi confronti. Concludendo la conferenza stampa, Trump ha ribadito il suo impegno per una “nuova era di grandezza” per gli Stati Uniti nche comincerà il 20 gennaio, quando tornerà alla Casa Bianca.