Spy story a Roma, documenti ad un ufficiale russo, arrestato un militare italiano, espulsi due diplomatici

Spy story a Roma, documenti ad un ufficiale russo, arrestato un militare italiano, espulsi due diplomatici

Spy story a Roma, documenti ad un ufficiale russo, arrestato un militare italiano, espulsi due diplomatici


Ceduti documenti su telecomunicazioni militari, 5 mila euro per le carte segrete, si parla anche di carte che riguarderebbero anche altri paesi e non solo l'Italia

La vicenda potrebbe tranquillamente essersi svolta nella Berlino nebbiosa della guerra fredda. Invece, anche se non è stata specificata la città, probabilmente, quello che vi stiamo per raccontare è avvenuto nella soleggiata Roma del 2021. Non siamo, dunque, negli anni della cortina di ferro, ma, le spie, si sa, non sono mai passate di moda. Un ufficiale della Marina Militare Italiana e un ufficiale delle Forze Armate russe di stanza nel nostro Paese sono stati fermati ieri sera dai carabinieri; sono accusati di spionaggio e rivelazione di segreto. L'intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due, sorpresi in flagranza immediatamente dopo la cessione di documentazione da parte dell’ufficiale italiano in cambio di una somma di denaro.


I fatti di ieri sera

Il capitano di fregata è stato arrestato e trasferito in carcere: è accusato di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico-militare, spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione. E invece al vaglio la posizione dell'ufficiale accreditato presso l’Ambasciata della Federazione russa in relazione al suo status diplomatico. I documenti oggetto dello scambio erano esclusivamente di natura militare. Scambio, secondo quanto accertato dall’inchiesta della Procura di Roma, avvenuto in un parcheggio della Capitale dove i due sono stati poi fermati in flagranza. La cifra di soldi oggetto di scambio, subito sequestrata, ammonterebbe a 5mila euro.


Le dichiarazioni dell'Ambasciata russa

“Confermiamo il fermo il 30 marzo a Roma di un funzionario dell’ufficio dell’Addetto Militare e sono in corso le verifiche delle circostanze dell’accaduto", spiegano dall'Ambasciata Russa in Italia. "Per adesso riteniamo inopportuno commentare i contenuti dell’accaduto. In ogni caso - chiariscono - ci auguriamo che quello che è successo non si rifletta sui rapporti bilaterali tra la Russia e l’Italia". La procura militare di Roma aprirà un fascicolo in relazione alla vicenda. La Farnesina dal canto suo ha convocato al ministero - su istruzioni del ministro Luigi Di Maio che ha espulso nel frattempo i due funzionari russi coinvolti nella vicenda - l’ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov, il quale ha espresso rammarico per l’espulsione. Poi l’augurio "che l’accaduto non si rifletta sui rapporti italo-russi".


La ferma protesta con Mosca di Di Maio

L’operazione dei carabinieri è stata effettuata nell’ambito di una prolungata attività informativa condotta dall’Agenzia Informazioni Sicurezza Interna, con il supporto dello Stato Maggiore della Difesa. "In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda", ha riferito in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese", conclude Di Maio.


Mosca: "Azione non conforme a livello relazioni bilaterali"

L'espulsione di due diplomatici russi da parte dell'Italia viene giudicata, dal ministero degli Esteri russo, come "non conforme al livello delle relazioni bilaterali" e per questo Mosca esprime "rammarico", scrive il sito del canale Tv della difesa Zvezda. "Stiamo chiarendo le circostanze di questa decisione", ha precisato il ministero degli Esteri, anticipando che saranno annunciate in seguito le possibili misure di ritorsione. "Non abbiamo al momento alcuna informazione sulle ragioni o le circostanze del fermo" del dipendente dell'ambasciata russa in Italia. Tuttavia, in qualsiasi caso, auspichiamo che proseguiranno e saranno mantenute le relazioni bilaterali con l'Italia molto positive e costruttive", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ferma protesta del governo italiano e immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti nella vicenda che ha portato all'arresto di un ufficiale della Marina italiana.


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