Sfigurò l'ex compagna ma non andrà in carcere. La sentenza, insulti e minacce sono comprensibili

Sfigurò l'ex compagna ma non andrà in carcere. La sentenza, insulti e minacce sono comprensibili

Sfigurò l'ex compagna ma non andrà in carcere. La sentenza, insulti e minacce sono comprensibili Photo Credit: Ansa/ LUCA ZENNARO


L'uomo è stato condannato a 18 mesi per lesioni, assolto invece per maltrattamenti. Secondo il giudice la donna avrebbe comunicato la separazione in maniera brutale

Il 28 luglio 2022 aggredì con ferocia l'ex compagna, da cui si stava separando, lasciandola sfigurata, con il volto ricostruito da 21 placche di titanio e con un nervo oculare lesionato in maniera permanente. Ma non andrà in carcere, assolto in primo grado dall'accusa di maltrattamenti e condannato per lesioni a 18 mesi, verdetto ben al di sotto dei quattro anni e mezzo che erano stati chiesti dalla pm. La sentenza era arrivata lo scorso giugno. Oggi il quotidiano La Stampa anticipa le motivazioni: insulti e minacce di morte, secondo il tribunale di Torino, sarebbero umanamente comprensibili, perché da calare nel contesto "dell'amarezza per la dissoluzione della comunità domestica"


MORTIFICA LA VITTIMA

Un verdetto che di fatto sposta l'attenzione sulla donna, Lucia Regna. Secondo le toghe, la 44enne avrebbe comunicato la separazione "in maniera brutale", sfaldando un matrimonio ventennale in cui erano nati due figli, con l'ex che sentiva di subire un torto, perché lei aveva un nuovo compagno. "Una sentenza che viviseziona e mortifica la vittima" ha commentato l'avvocata di parte civile, che sottolinea l'indulgenza profusa nei confronti dell'aggressore. Si tratta invece di un "caso esemplare di rigore nell'analisi dei fatti" secondo il legale della difesa. 


LO SDEGNO DELLA POLITICA

Un episodio che sta innescando lo sdegno della politica. Di una sentenza incredibile ha parlato il senatore della Lega Roberto Calderoli, di un verdetto sconcertante i parlamentari del PD nella Commissione Bicamerale Femminicidio, che assicurano che accenderanno i riflettori sul caso. "É uno schiaffo a tutte le donne e mina la fiducia nelle istituzioni" ha dichiarato la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent. 



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