
Sempre più italiani hanno un animale da affezione in casa, il fenomeno fa crescere la cosiddetta Pet Economy in Italia Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it
14 aprile 2025, ore 08:00
Gli animali sono sempre più coccolati, nel nostro Paese crescono sempre di più i servizi e le cure specialistiche per i nostri pet
Sempre più italiani hanno in casa un animale da affezione e sempre più italiani si prendono cura del compagno peloso, assicurando ogni cura possibile e immaginabile, tanto che la pet economy in Italia sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Lo si evince dai dati raccolti da Unioncamere e InfoCamere. Sono quasi 27.000 le aziende attive nel settore legato al mondo degli animali da compagnia. A fare notizia però è la trasformazione dell’offerta. Infatti si assiste a meno spazio alla semplice vendita di cuccioli e mangimi, a favore di una crescente attenzione ai servizi dedicati alla cura, al benessere e alla salute degli animali domestici.
Il benessere prima di tutto
Avere un animale in casa, oggi non significa solo nutrirlo o portarlo a spasso. Sono sempre più gli italiani che vanno alla ricerca di toelettatori professionisti, di pet-sitter qualificati, che portano il loro pet nei centri benessere per animali, e, infine, che cerca fisioterapisti veterinari. Stiamo assistendo ad un vero e proprio cambiamento culturale. Oggi cani, gatti e altri amici a quattro zampe sono considerati veri e propri membri della famiglia. Dai dati emerge infatti che negli ultimi cinque anni le imprese specializzate nei servizi di cura per gli animali sono aumentate del 32%. Sono ben 1.400 le nuove attività aperte. Cresce anche il comparto veterinario, +39,4%. A conferma di una domanda crescente di servizi sanitari qualificati per gli animali.
Più servizi
Se si guarda al decennio 2014-2024, si nota come le imprese di settore siano rimaste stabili, mentre la distribuzione interna è cambiata in modo radicale. Sono più che raddoppiate le aziende specializzate nella cura degli animali +90,1%, mentre quelle attive nella vendita di animali da compagnia sono diminuite del 17,5%. In Italia ci sono mento imprese che vendono prodotti per animali, - 10,6%, meno aziende che commerciano all’ingrosso i mangimi (-34,3%). L’unica eccezione è quella del settore degli alimenti per animali domestici. In questo caso l’aumento è del 28% rispetto al 2019.
Lombardia in testa
A livello territoriale è la Lombardia a trainare il settore della pet economy italiana, seguita da Campania e Lazio. Al Sud Italia è forte presenza del commercio al dettaglio di prodotti e accessori per animali, mentre il Nord si afferma come centro di eccellenza nei servizi di cura e salute per gli animali.
L’impatto sull’uomo
La pet economy non è solo un fenomeno economico. Infatti si riflette anche sul legame affettivo che è sempre più stretto tra esseri umani e animali. Una ricerca della London School of Economics e della Kent University, mette in evidenza come avere un cane o un gatto accanto contribuisce in modo significativo al benessere psicologico delle persone.