Semifinale di Coppa Italia: il primo round tra Milan e Inter finisce 0 a 0. Tutto rimandato alla partita di ritorno

Semifinale di Coppa Italia: il primo round tra Milan e Inter finisce 0 a 0. Tutto rimandato alla partita di ritorno

Semifinale di Coppa Italia: il primo round tra Milan e Inter finisce 0 a 0. Tutto rimandato alla partita di ritorno


Nessun gol nel derby di Milano, semifinale di andata di Coppa Italia. Messaggio di pace commovente dell'ex giocatore ucraino Andriy Shevchenko, proiettato sui maxi schermi di San Siro prima della partita

Derby di Milano iniziato con un grande messaggio di pace contro la guerra in Ucraina. Protagonista un ex calciatore ucraino che San Siro lo conosce bene, Andriy Shevchenko, che attraverso un videomessaggio proiettato sui maxi schermi dello stadio ha cercato di sensibilizzare ulteriormente tutti i presenti: "Cari amici italiani, da San Siro vi chiedo di far sentire il vostro sostegno per la pace in Ucraina. Il popolo ucraino vuole la pace, perché la pace non ha confini, perché ciò che ci unisce deve essere più forte di ciò che ci divide. Fermiamo insieme questa guerra. Un abbraccio a tutti".


Milan-Inter 0-0

Tanto agonismo, ma nessun goal. Nonostante il primo tempo sia stato scandito da ritmi alti il risultato è rimasto fermo sullo 0-0. Il Milan ha pressato molto alto fin dall'inizio costringendo i giocatori nerazzurri a buttare spesso la palla in cerca degli attaccanti. Le occasioni migliori della partita si sono create proprio nel primo tempo a favore dei rossoneri, in particolare con Saelemaekers e Theo Hernandez, i quali, sfruttando gli errori interisti, sono arrivati alla conclusione in porta senza però impensierire troppo Handanovic. Dal secondo tempo ci si attendeva molto di più da entrambe le squadre, azioni da gol praticamente inesistenti e squadre che hanno preferito rischiare poco o nulla piuttosto che sbilanciarsi e spingersi troppo in attacco. Ancora difficoltà in attacco per l'Inter e soprattutto per Lautaro Martinez, che non segna da più di due mesi. I cambi sia da una parte che dall'altra non hanno fatto la differenza. Discorso quindi rimandato al match di ritorno.


Fiorentina-Juventus: Vlahovic torna a Firenze da avversario

Non è un derby cittadino, ma sicuramente per la forte rivalità tra le due squadre è come se lo fosse. Come del sale su una ferita aperta, il passaggio di Dusan Vlahovic dalla fiorentina alla Juventus a gennaio ha contribuito ad infiammare ancora di più la vigilia di Fiorentina-Juventus. C’è grande attesa per il ritorno dell’attaccante serbo a Firenze, ma sicuramente l’accoglienza non sarà delle migliori. "Vlahovic è sereno, tranquillo. Poi è normale che è un ragazzo di 22 anni che torna in un ambiente dove è cresciuto ed è logico che da parte sua ci sia emozione. Per lui sarà una partita particolare. Sono passaggi da fare anche per la maturazione del ragazzo" queste le parole del tecnico bianconero Massimiliano Allegri. Anche il tecnico della fiorentina Italiano ha parlato del suo ex attaccante, ma senza dargli troppa importanza: "Dusan sa tutto di noi, ma anche noi sappiamo come vuole o può farci male. L'accoglienza del Franchi per lui? Sinceramente non fa parte della preparazione alla partita e delle mie preoccupazioni".


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