Schianto Air India, la scatola nera conferma lite tra piloti, uno dei due avrebbe interrotto il flusso di carburante ai motori

Schianto Air India, la scatola nera conferma lite tra piloti, uno dei due avrebbe interrotto il flusso di carburante ai motori

Schianto Air India, la scatola nera conferma lite tra piloti, uno dei due avrebbe interrotto il flusso di carburante ai motori   Photo Credit: agenziafotogramma.it


15 luglio 2025, ore 10:16

Il 12 giugno morirono 260 persone ad Ahmedabad. L'aereo non aveva guasti, qualcuno ha interrotto l'erogazione di cherosene ai reattori. Uno dei piloti chiede all'altro: "Perchè l'hai fatto?". Le autorità indiane nicchiano

UNA DISCUSSIONE CONCITATA

Poco prima dello schianto, la discussione in cabina di pilotaggio è stata molto accesa, praticamente un litigio. Si evince dalle registrazioni estratte dalla scatola nera. Un pilota chiede all’altro perché mai abbia spento l’interruttore che garantisce il flusso di carburante ai motori. La domanda viene posta più volte, con toni concitati. L’altro pilota risponde: “Non l’ho fatto”, anche se le analisi dei dati di volo lo smentiscono.

PILOTA DEPRESSO?

I tabloid inglesi, non proprio un esempio di giornalismo corretto, riportano l'indiscrezione che il comandante Sabharwal soffrisse di depressione e altri problemi di natura mentale, tanto che negli ultimi tre-quattro anni aveva preso diversi congedi. Tra non molto sarebbe andato in pensione, e aveva sempre superato i test medici che approva le capacità psicofisiche dei piloti. 

NESSUN GUASTO

Secondo gli inquirenti internazionali, qualcuno è intervenuto dalla cabina per interrompere il flusso di cherosene ai reattori, perché l’aereo non ha avuto guasti. E risulta molto difficile, per non dire impossibile, che lo spegnimento sia avvenuto in modo accidentale. Per spostare le due levette dalla posizione “Run” a “Cut off” l’interruttore va alzato e spostato vincendo una piccola inerzia.

CONTROLLI SUI BOEING

L'India ha chiesto alle compagnie aere di ispezionare entro il 21 luglio gli interruttori che controllano l'alimentazione dei motori negli aerei Boeing 787 e 737. Le compagnie indiane - Air India, Air India Express, Akasa Air, SpiceJet e IndiGo - operano un totale di 150 Boeing dei due modelli. Molte di loro hanno fatto sapere di avere già avviato autonomamente questi controlli come misura precauzionale. Ma -come detto- gli esperti di aviazione hanno escluso malfunzionamenti.

260 MORTI

L’incidente è avvenuto lo scorso 12 giugno. Trentadue secondi dopo il decollo da Ahmedabad il Boeing 787-8 di Air India diretto a Londra Gatwick si schianta su un pensionato universitario, 260 i morti tra passeggeri dell’aereo (241) e vittime a terra (19). Un solo passeggero era miracolosamente uscito illeso dallo schianto e dalla conseguente esplosione.

POCA TRASPARENZA

Le autorità indiane non si stanno dimostrando del tutto trasparenti e collaborative. Le risultanze delle analisi sulle scatole nere sono state rese note da fonti occidentali. Secondo cui sarebbe possibile stabilire quale sia il pilota che ha staccato la spina, perché le loro voci sono registrate su piste audio differenti, quindi facilmente identificabili.


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