Sara Curtis: ecco chi è la nuotatrice che ha battuto il record di Federica Pellegrini

Sara Curtis: ecco chi è la nuotatrice che ha battuto il record di Federica Pellegrini

Sara Curtis: ecco chi è la nuotatrice che ha battuto il record di Federica Pellegrini


Ieri, 15 aprile, la diciottenne fenomeno del nuoto, ha stabilito un nuovo primato nei 100 stile

Il 15 aprile 2025, Sara Curtis ha compiuto un’impresa che resterà impressa negli annali del nuoto italiano. Ai Campionati Assoluti Unipol di Riccione, la 18enne piemontese ha stabilito il nuovo record italiano nei 100 metri stile libero femminili con il tempo di 53”01, abbattendo il precedente primato di Federica Pellegrini (53”18), che resisteva dal 25 giugno 2016. Un’impresa resa ancora più clamorosa dal fatto che Curtis ha tolto ben 56 centesimi al proprio personale, nuotando con un passaggio da velocista pura in 25”16 e un ritorno elegante e potente in 27”85.

"Non ho parole per quello che ho fatto onestamente. Sapevo di stare bene e di essere in forma, ma così sono andata oltre le mie aspettative", ha dichiarato l’atleta, già campionessa europea juniores in carica, che ha ottenuto anche il pass per i Mondiali di Singapore.

Nemmeno il tempo di festeggiare, e Sara Curtis si è superata di nuovo: nella batteria dei 50 stile libero del giorno successivo ha ritoccato anche il suo stesso record italiano, portandolo da 24”56 a 24”52, quinta prestazione mondiale dell’anno. Una continuità e un controllo del gesto tecnico che impressionano, tanto da spingere Federica Pellegrini a congratularsi pubblicamente: “Vedere il nuoto femminile dello stile libero viaggiare così alto è veramente bellissimo. Brave ragazze!!!”.


IL TALENTO SCOPERTO DAI NONNI

Sara Curtis è una predestinata, e lo dicevano anche i suoi nonni Paride e Liliana: “Andrà ai Giochi”, profetizzavano. E avevano ragione. Dopo le 7 medaglie (6 ori e 1 argento) conquistate agli Europei Juniores del 2024, l’ingresso nella Nazionale maggiore e la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi non sono più state solo un sogno.

In Francia ha nuotato la semifinale dei 50 stile e ha contribuito alla finale dell’Italia nella 4x100, chiusa all’ottavo posto. E come ogni debuttante ai Giochi, non è mancata la classica foto sotto la Torre Eiffel.


DALL’ACQUA A DUE ANNI ALLA VASCA DA 33 METRI

Il suo amore per il nuoto è nato subito: “Mi hanno buttato in acqua a due anni, a sei facevo agonismo. La prima volta, tutti piangevano tranne me: io ridevo come una matta”. Cresciuta tra la piscina di Savigliano e quella da 50 metri di Cuneo, si allena sotto la guida del tecnico Thomas Maggiora, che l’ha scoperta a 10 anni e ha creduto fin da subito nel potenziale sui 100 metri, costruendola con pazienza.

Oltre alle vasche classiche, si allena anche in una da 33 metri: “Per certi lavori, la corta è troppo corta e la lunga è troppo lunga: lì riesco a farle fare quello che voglio”, spiega Maggiora.


TESTA, BRACCIA E CUORE

“Sono riuscita a unire testa, braccia e cuore”, ha detto Sara ai microfoni Rai dopo la gara dei 100 stile. Una frase che sintetizza perfettamente il percorso mentale, fisico ed emotivo che l’ha portata a dominare la scena nazionale a soli 18 anni.

Dietro quei risultati c’è un lavoro meticoloso: sveglia alle 6:45, due zaini (scuola e piscina), allenamenti costanti e il supporto di una famiglia con lo sport nel DNA. Papà Vincenzo è un ex ciclista, mamma Helen un’ex atleta di atletica leggera, originaria della Nigeria.


LA VITA DI SARA E I SUOI SIMBOLI D’IDENTITÀ

Curtis, nonostante i trionfi, resta una ragazza della sua età. Frequenta l’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Economico e Turistico, colleziona calzini spaiati, ama la moda oversize americana, legge romanzi gialli e poesie, e adora scrivere in rima. Ascolta musica rap americana, tra i preferiti SZA, Kendrick Lamar, Billie Eilish, ma non sopporta la trap italiana. E ha anche un fidanzato: Andrea Pusceddu, nuotatore specialista del delfino, di un anno più grande.

Mai si è sentita “la prima nuotatrice italiana afrodiscendente”, ma semplicemente “una che andava veloce”. Le sue treccine afro, curate da mamma o zia, sono un momento intimo e speciale che la collega alle origini. E non manca un pizzico di scaramanzia: un ciondolo africano, custodito dal coach Maggiora durante le gare, è diventato un piccolo rito portafortuna.


IL FUTURO TRA VIRGINIA E LOS ANGELES

Sara Curtis ha già segnato il presente del nuoto italiano. Il futuro? Si chiama Università della Virginia, negli Stati Uniti, dove potrebbe allenarsi con alcune tra le migliori nuotatrici del mondo, come Kate Douglass e Gretchen Walsh. E poi, ovviamente, c’è Los Angeles 2028. Ma nel frattempo, tra una bracciata e una poesia, Sara continua a inseguire il suo sogno, una vasca alla volta.

Come ha detto Matteo Giunta, ex coach della Pellegrini: “Finora una velocista come lei non si era mai vista”.


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