Rubio in Israele in missione diplomatica tra raid il israeliano contro Hamas e le tensioni sulla Cisgiordania

Rubio in Israele in missione diplomatica tra raid il israeliano contro Hamas e le tensioni sulla Cisgiordania Photo Credit: ANSA FOTO/WILL OLIVER
14 settembre 2025, ore 13:39 , agg. alle 14:20
Il segretario di Stato americano è arrivato in Israele per discutere del raid dell'IDF in Qatar, l'annessione di parte della Cisgiordania e il futuro degli Accordi di Abramo con Netanyahu.
RUBIO ARRIVATO IN ISRAELE
Il segretario di Stato americano Marco Rubio è atterrato in Israele per una missione ufficiale, in un momento particolarmente delicato per la regione. L’arrivo segue il recente raid dell’IDF contro la leadership di Hamas a Doha, un’azione che, pur suscitando preoccupazioni sul piano diplomatico, non sembra intaccare i rapporti strategici tra Washington e Tel Aviv. Rubio, accolto dal premier Benjamin Netanyahu, si recherà nelle prossime ore al Muro del Pianto a Gerusalemme, simbolo della centralità religiosa e politica della città.
L'OBIETTIVO DEL SEGRETARIO DI STATO USA
Prima della partenza da Washington, Rubio ha dichiarato che il suo obiettivo principale sarà discutere l’impatto degli ultimi eventi sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi indicati dall’amministrazione Trump: sconfiggere Hamas, porre fine al conflitto e favorire il ritorno degli ostaggi. Secondo quanto riferito, il segretario di Stato affronterà con i leader israeliani anche il tema delle tensioni nella Cisgiordania occupata, in vista della crescente pressione internazionale e del riconoscimento imminente dello Stato di Palestina da parte di diversi Paesi occidentali all’Assemblea Generale dell’ONU.
NEATNYAHU VORREBBE ANNETTERE PARTI DELLA CISGIORDANIA
Fonti israeliane riportano che Netanyahu desidera verificare se gli Stati Uniti sosterrebbero eventuali piani di annessione di parti della Cisgiordania, malgrado il rischio concreto di compromettere gli Accordi di Abramo e i rapporti con gli Emirati Arabi Uniti. La comunità internazionale considera tali territori occupati e qualsiasi annessione verrebbe percepita come illegale e provocatoria. In riunioni private, Rubio avrebbe lasciato intendere che l’amministrazione Trump non si opporrebbe a una mossa del genere, generando però preoccupazioni interne negli Stati Uniti per l’impatto politico e diplomatico di una simile decisione. Negli ultimi giorni, la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato hanno intensificato i confronti interni per definire una linea chiara da comunicare al pubblico e agli alleati, con l’obiettivo di evitare fraintendimenti sulla posizione americana. L’amministrazione è particolarmente attenta a proteggere l’eredità politica di Trump, preoccupata che l’annessione possa compromettere i progressi diplomatici consolidati con gli Emirati e più in generale l’intero quadro degli Accordi di Abramo. Il viaggio di Rubio assume così un duplice ruolo, non solo rafforzare il sostegno a Israele sul piano militare e strategico, ma anche mediare sulle questioni territoriali più delicate.