
Roma, domani l'autopsia sul corpo della donna morta dopo una liposuzione Photo Credit: AgenziaFotogramma.it
11 giugno 2025, ore 19:30
Nello studio medico in zona Primavalle non c'erano strumenti di primo intervento, l'archivio delle attività svolte né la cartella clinica della paziente
Proseguono le indagini sulla morte di Ana Sergia Alcivar Chenche, la 46enne originaria dell'Ecuador morta sabato scorso, dopo aver accusato un malore nel corso di un intervento di liposuzione. I rilievi degli inquirenti nello studio privato in zona Primavalle, a Roma, hanno accertato che la struttura operava da 13 anni senza alcuna autorizzazione, oltre alla mancanza di strumenti di primo intervento, a partire dal defibrillatore, dell'archivio delle attività svolte e della cartella clinica della paziente.
DOMANI L'AUTOPSIA
La donna è morta dopo la corsa in ospedale, dov'era arrivata in condizioni critiche, già in arresto cardiocircolatorio e intubata. A chiarire le cause del decesso sarà l’autopsia, disposta per domani. Un accertamento che dovrà spiegare se il malore sia stato causato da uno shock anafilattico dopo la somministrazione dell'anestesia o durante le fasi dell'intervento. La Procura procede per omicidio colposo. Indagati un anestesista, un’infermiera e il medico titolare della struttura, che ha già precedenti per lesioni. Acquisiti anche i loro telefoni cellulari, con gli inquirenti che puntano a verificare i tempi con cui sono stati allertati i soccorsi.
IL QR CODE PER I MEDICI
Una vicenda su cui è intervenuto anche il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. "Se le ipotesi di reato saranno confermate, il medico va radiato" ha detto il governatore, che ha proposto anche di istituire un QR code per permettere ai cittadini di identificare in modo chiaro "ciò che è possibile fare in uno studio medico, con un richiamo anche alle specializzazioni del personale medico che lavora in quello studio". Un provvedimento a cui si sta lavorando insieme all'ordine dei medici del Lazio.