Rigoletto: la magia del melodramma conquista il pubblico areniano

Rigoletto: la magia del melodramma conquista il pubblico areniano Photo Credit: Arena di Verona
11 agosto 2025, ore 19:00
Al 102° Arena di Verona Opera Festival è andata in scena il quinto e ultimo titolo operistico di questa stagione
Protagonista e trionfatore del Rigoletto Ludovic Tézier, il celebre baritono francese, sabato sera, nei panni del giullare verdiano ha conquistato il pubblico. Quello che possiamo definire ‘pubblico delle grandi occasioni’ in termini di numero, 10mila gli spettatori nel teatro all’aperto più grande del mondo, per quella che rimane un’opera tra le più amate del repertorio, il pubblico ha tributato al cast dieci minuti di applausi ininterrotti. RTL 102.5 è la radio ufficiale del 102° Arena di Verona Opera Festival.
IL CAST
Accanto a Tézier, il tenore samoano Pene Pati, al suo debutto in Arena, nei panni del Duca di Mantova. Nina Minasyan è stata Gilda, figlia di Rigoletto, mentre Gianluca Buratto ha interpretato Sparafucile. Martina Belli ha debuttato in Arena nel ruolo di Maddalena. Nel cast anche la partecipazione di Agostina Smimmero, Francesca Maionchi, Matteo Macchioni e Nicolò Ceriani.
LA TRAMA IN BREVE
Tra i brani più popolari, nel terzo ed ultimo atto di "Rigoletto" di Giuseppe Verdi, c’è ‘La donna è mobile’: l’aria intonata dal Duca di Mantova. Nella storia del buffone Rigoletto (che da un lato asseconda con malizia i capricci del Duca di Mantova e dall’altro vuole proteggere a ogni costo la figlia Gilda) si intrecciano temi eterni quali la passione, il tradimento, l’amore, l’odio e la rivalsa, esaltati da arie immortali come ‘Caro nome’, ‘Cortigiani, vil razza dannata’ e appunto ‘La donna è mobile’. E’ il momento in cui il duca riflette sulla personale visione della donna, imperscrutabile e inaffidabile come piuma al vento, suscettibile di cambiamenti di pensieri, parole e umore.