Quirinale, il Presidente Mattarella: “Inammissibile che la Russia voglia riscrivere i confini con la forza” Photo Credit: AnsaFoto.it/Francesco Ammendola
15 dicembre 2025, ore 14:52
Il capo dello Stato alla Conferenza degli ambasciatori d'Italia nel mondo: “Inediti centri opachi di potere disinformano, c’è un’aggressione ingiustificata all’Europa”. I nuclei del discorso sono due: l’attacco al multilateralismo e la guerra in Ucraina
Non "meri portatori di ordini" ma professionisti "preziosi" perché, anche in tempi difficili, continuano a cercare "spazi di dialogo" e nuovi percorsi per uscire dai conflitti. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si rivolge al corpo diplomatico italiano, riunito alla Farnesina per la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori, evocando il ruolo cruciale - in una "situazione internazionale sempre più imprevedibile" e, quindi, disorientante - di chi si adopera "per tracciare in concreto percorsi di negoziato e alternative possibili" ai conflitti in atto.
La diplomazia
"Oggi, forse ancor più che nel recente passato - sottolinea - è indispensabile disporre di una diplomazia, competente e ben formata, capace di comprendere e gestire questa complessità, muovendosi con equilibrio". Una diplomazia, aggiunge, capace di "sviluppare iniziative che colmino il preoccupante deficit di fiducia reciproca tra gli Stati che si va accumulando in seno alla Comunità internazionale. Che sappia rivolgersi a tutti gli attori di una crisi, affermando i principi irrinunciabili della legalità internazionale". Il Capo dello Stato non si limita a ricordare alcune delle principali crisi in atto: le instabilità aggravate dall'emergenza climatica in Africa; la retorica bellicista riaffiorata tra potenze in Asia; la tragedia di Gaza, tuttora a rischio di escalation e quella Ucraina, dove Mosca, malgrado gli sforzi negoziali - afferma Mattarella - persegue "l'aberrante intendimento" di contrastare il principio del non ricorso alla forza per la definizione degli equilibri.
L’Occidente
In un passaggio particolarmente incisivo del suo discorso Mattarella evoca infatti quella "tentazione della frammentazione" che si sta insinuando "persino nel mondo occidentale". La sua preoccupazione è rivolta in particolare al Vecchio Continente dove - dice - "si assiste a una disordinata e ingiustificata aggressione nei confronti della Unione Europea, alterando la verità e presentandola, anziché come una delle esperienze storiche di successo per la democrazia e i diritti dei popoli, sviluppatasi anche con la condivisione e l'apprezzamento dell'intero Occidente, come una organizzazione oppressiva se non addirittura nemica della libertà". Un'aggressione che Mattarella definisce "a dir poco, singolare" proprio perché avviene - chiarisce - "mentre si affacciano, in ambito internazionale, esperienze dirette a unire Stati e a coordinarne le aspirazioni e le attività".
Gli Usa
Pur senza riferimenti espliciti, il Capo dello Stato dà voce alla sua inquietudine mentre l'altra sponda dell'Atlantico - con 'meno Nato' e 'meno Europa' - sembra dirigersi verso un radicale cambio di paradigma nelle relazioni internazionali. Richiamando in causa la lezione del '900 e delle sue guerre, Mattarella invita a prendere le distanze da chi pensa di costruire nuovi equilibri con la forza, a prescindere dal dialogo. Quelle guerre sono un monito quanto mai attuale - conclude - "circa le conseguenze del predominio della forza sulla ragione, dell'arbitrio sulla norma, della paura sulla lungimiranza".



