
Phica, le indagini vanno avanti, il Domani svela l'identità dell' ammistratore è un uomo di 45 anni residente nel fiorentino Photo Credit: Ansa/
02 settembre 2025, ore 16:30
Vittorio Vitiello, che sarebbe l'amministatore, usava nomi di fantasia per tentare ricatti, presentandosi come collabotore della polizia postale si chiamava Bossmiao, Phicamaster, Phicanet e Miao''
La caccia all’uomo che sé scatenata dopo le recenti denunce legate alla presenza di foto senza consenso di politiche e donne famose su un sito hard sembra aver dato i suoi frutti. Secondo il Domani amministratore del sito Phica è Vittorio Vitiello, 45 anni nato a Pompei, ma residente a Scandicci nel fiorentino. L’uomo è già stato interrogato". Sempre secondo il 'Domani' Vitiello è ''proprietario in Italia della società Lupotto Srls, costituita all'inizio del 2023 a Genova con l'obiettivo ufficiale di condurre campagne pubblicitarie sui social network attraverso influencer''. ''Dai bilanci ufficiali la società risulta aver fatturato circa 150mila euro all'anno nel 2023 e nel 2024, con utili netti rispettivamente di 69mila e 65mila euro – si legge sul quotidiano - I rendiconti finanziari non offrono ulteriori informazioni sull'attività dell'impresa''.
La ricostruzione di intelligence
Il quotidiano riporta anche un'analisi della società dell'esperto di cyberintelligence, Alex Orlowsky, che ha cercato di tracciare il profilo dell'amministratore del sito, arrivando a capire alcune cose, a trovare informazioni .Orlowsky dice che Vitiello cercava di estorcere denaro alle vittime del suo sito presentandosi falsamente come collaboratore della Polizia Postale e usava pseudonomi come Bossmiao, Phicamaster, Phicanet e Miao''.
Apertura di un fascicolo a breve
Vertice in Procura a Roma sul caso delle foto di donne, anche attrici e politiche, pubblicate sul sito 'Phica' e il gruppo Facebook 'Mia moglie' senza il loro consenso e accompagnate da commenti sessisti. Gli investigatori della polizia postale hanno incontrato per circa due ore il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini che a breve acquisirà una prima informativa per poi procedere all'apertura di un fascicolo. Fra reati che potrebbero essere ipotizzati dai pm capitolini ci sono diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (612 ter.), diffamazione ed estorsione.
La reazione di Mara Carfagna
Le mie foto sui siti sessisti? "Non ho avuto modo di verificare, ma non era la prima volta: già in passato capitato che contenuti del genere fossero finiti sul web modificati con dei fotomontaggi". Intervistata dal Corriere della Sera, Mara Carfagna, segretaria di Noi moderati, stava già lavorando a un testo per una regolamentazione più stringente dei contenuti diffusi sui social e sulle piattaforme online, quando i casi Mia moglie e Phica.eu le hanno consigliato un'accelerazione. "Quello che ho provato,allora come oggi, è stata la voglia di reagire per tutte le migliaiadi cittadine incappate in situazioni analoghe che non hanno glistrumenti per difendersi -dice- . Ormai siamo di fronte a una sorta di mercato nero dell'abuso sessista e mi colpisce che non siano state oinvolte soltanto donne mediaticamente esposte... addirittura le mogli: raccapricciante. È un problema nuovo che richiede rispostenuove: avevo intravisto il rischio, ma non mi aspettavo una derivasimile", accusa.Mara Carfagna racconta la sua proposta di legge: "Innanzitutto, rafforziamo il diritto di proprietà delle immagini e della voce per difenderle dalla manipolazione. È un passaggio necessario per regolare l'utilizzo dell'Intelligenza artificiale che si presta ad abusi.