Papa Francesco, venti di guerra soffiano gelidi sull’umanità. Chi ha il potere faccia tacere le armi

Papa Francesco, venti di guerra soffiano gelidi sull’umanità. Chi ha il potere faccia tacere le armi

Papa Francesco, venti di guerra soffiano gelidi sull’umanità. Chi ha il potere faccia tacere le armi


La preghiera del Pontefice da Piazza San Pietro raggiunge tutti i luoghi del mondo insanguinati. A partire dall’Ucraina. E’ sferzante, Papa Francesco, quando parlando dei potenti che possono far tacere le armi aggiunge che purtroppo si preferisce ascoltare altre ragioni, dettate dalle logiche del mondo

C’è tanto spazio che il Pontefice dedica all’Ucraina nel Messaggio pronunciato sotto il sole davanti alla grande folla che ha riempito Piazza San Pietro. Il pensiero alle ucraine e agli ucraini che vivono questo natale al buio e al freddo a causa di una guerra insensata. Non c’è soltanto l’Ucraina, Bergoglio ha ricordato altri luoghi del mondo in sofferenza e in guerra, dalla Siria alla Terra Santa, dal Libano all’Iraq. Ha chiesto a tutti di non distogliere lo sguardo da chi patisce la fame, dalle famiglie più ferite dalla crisi economica. Il Papa ha pregato per i profughi, gli anziani e gli orfani. Acclamato dai fedeli ha impartito quindi la benedizione Urbi et Orbi, alla città di Roma e al mondo.

DIO ILLUMINI CHI PUO' FAR TACERE LE ARMI

Il primo pensiero del Papa è andato all'Ucraina: "Il nostro sguardo si riempia dei volti dei fratelli e delle sorelle ucraini, che vivono questo Natale al buio, al freddo o lontano dalle proprie case, a causa della distruzione causata da dieci mesi di guerra. Il Signore ci renda pronti a gesti concreti di solidarietà per aiutare quanti stanno soffrendo, e illumini le menti di chi ha il potere di far tacere le armi e porre fine subito a questa guerra insensata! Purtroppo, si preferisce ascoltare altre ragioni, dettate dalle logiche del mondo. Ma la voce del Bambino, chi l'ascolta?".

PAPA: VIVIAMO CARESTIA PACE IN QUESTA TERZA GUERRA MONDIALE

Non c'è solo la guerra in Ucraina perchè "il nostro tempo sta vivendo una grave carestia di pace anche in altre regioni, in altri teatri di questa terza guerra mondiale". Lo ha detto il Papa nell'Urbi et Orbi. Il Pontefice ha citato la Siria, "ancora martoriata da un conflitto che è passato in secondo piano ma non è finito". Poi il Libano "perchè possa finalmente risollevarsi, con il sostegno della comunità internazionale". Preoccupazione è stata espressa anche per il Sahel, lo Yemen e per "le tensioni politiche e sociali" nel continente americano, "penso in particolare alla popolazione haitiana che sta soffrendo da tanto tempo".

PAPA: GUARDIAMO A BAMBINI CHE IN TUTTO IL MONDO ANELANO PACE

Se vogliamo che sia Natale, il Natale di Gesù e della pace, guardiamo a Betlemme e fissiamo lo sguardo sul volto del Bambino che e' nato per noi! E in quel piccolo viso innocente, riconosciamo quello dei bambini che in ogni parte del mondo anelano alla pace. Lo ha detto il Papa pronunciando una denuncia dura sul fatto che “Viviamo in un mondo malato di indifferenza, una brutta malattia”. E allora chiede ai fedeli tutti di non dimenticare “I tanti profughi e rifugiati che bussano alle nostre porte in cerca di conforto, calore e cibo. Non dimentichiamoci degli emarginati, delle persone sole, degli orfani e degli anziani che rischiano di finire scartati, dei carcerati che guardiamo solo per i loro errori e non come esseri umani".


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