Papa Francesco, il galateo per partecipare alle esequie

Papa Francesco, il galateo per partecipare alle esequie Photo Credit: agenziafotogramma.it
24 aprile 2025, ore 16:00
Niente catafalco, una sola bara. Il funerale “semplificato”, per volere dello stesso Bergoglio, si terrà sabato alle ore 10 in piazza San Pietro e sarà celebrato dal Decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. Nonostante la semplificazione della procedura, però, a partire dagli abiti da indossare, fino ad arrivare ai posti a sedere, il protocollo per il funerale di Papa Francesco indica nei dettagli le regole cui attenersi per partecipare alla funzione che, nonostante lo snellimento della procedura, si basa su secoli di tradizione.
Dress Code
La sacralità del rito fa sì, infatti, che nulla sia lasciato al caso, nemmeno l’abbigliamento dei partecipanti, a prescindere dalla carica che ricoprono.Per i laici che partecipano in veste ufficiale, come Capi di Stato, membri di famiglie reali o delegazioni diplomatiche, il colore d’obbligo è il nero, simbolo universale di lutto, ma anche di decoro. Nello specifico, alle donne è richiesto un abito o un tailleur nero, sobrio, con maniche lunghe o a tre quarti, con gonne o vestiti che arrivino almeno sotto al ginocchio. È appropriato, ma facoltativo, indossare un velo nero sul capo. A completare l’abbigliamento sono richieste scarpe chiuse nere, senza tacchi eccessivamente alti e una borsa discreta. Anche per gli uomini è d’obbligo un abito nero, o comunque scuro, abbinato a una camicia bianca e una cravatta lunga nera. Le scarpe devono essere eleganti e nere, mentre sono da evitare accessori vistosi.
Il “Privilegio del Bianco”
Sospeso anche il “privilegio del bianco” e cioè quella particolare prerogativa concessa ad alcune sovrane cattoliche, attualmente quelle di Spagna, Belgio, la Granduchessa del Lussemburgo e la Principessa di Monaco, e tutte le principesse di Casa Savoia, in occasione delle udienze papali. Per loro, solo 7 in tutto il mondo, è possibile vestire di bianco durante le udienze con il Papa, in virtù di storici legami privilegiati delle loro monarchie con la Santa Sede. Tuttavia, questo privilegio viene sospeso in occasioni di lutto, in linea con il carattere funerario della cerimonia.
L’eccezione per Elisabetta II
Val la pena ricordare, a tal proposito, come il protocollo vaticano, con Papa Francesco, abbia subito importanti variazioni che hanno acconsentito a certe “elasticità”, come quando nel 2014 la Regina Elisabetta II, che non aveva il “privilegio del bianco” in quanto anglicana, non avendo tempo per un cambio d’abito, ha indossato uno dei suoi celebri tailleur pastello, lilla.L’abbigliamento del clero
Anche il clero partecipante si attiene a regole precise, che seguono i colori liturgici. I Cardinali indossano l’abito corale rosso porpora, i Vescovi e gli altri alti prelati vestono di viola, colore del lutto e della penitenza, mentre gli altri religiosi e religiose partecipano con l’abito proprio del loro ordine, nella sobrietà che richiama la vita consacrata.Il rosso del Papa, martirio e Spirito Santo
Infine, l’abito del Papa defunto. Il Pontefice non viene esposto, né sepolto, indossando il colore della Pasqua, il bianco e nemmeno il viola, colore del lutto. Le sue vesti funebri sono rosse a causa di un profondo significato teologico.Il rosso, infatti, ricorda il sangue dei Martiri e il Papa, in quanto successore di San Pietro, primo Papa e martire a Roma, viene vestito di rosso per simboleggiare la dimensione sacrificale del suo ministero. Il rosso, inoltre, è anche il colore del fuoco, simbolo dello Spirito Santo disceso a Pentecoste e la Chiesta Cattolica stabilisce che sia il colore da utilizzare in ogni altra commemorazione della Passione del Signore. Le vesti e tutti i paramenti di colore rosso, quindi, indicano che il Papa ha guidato la Chiesa sotto l’azione dello Spirito e affidando la sua anima alla sua potenza santificatrice. Le vesti rosse diventano così l’ultimo segno visibile di un’esistenza dedicata al servizio della Chiesa universale, dando vita ad linguaggio fatto di simboli e tradizioni.
I posti a sedere
Ovviamente vi sono indicazioni precise anche rispetto ai posti a sedere.Alle esequie papali, infatti, sono attese oltre 170 delegazioni da ogni parte del mondo, tra le quali: il presidente americano Trump, l'ucraino Zelensky e la delegazione russa (ma non il presidente Putin). E così, anche in tal caso, il protocollo funge da salvagente, al fine di evitare eventuali incidenti diplomatici, vista la delicata situazione politica. I primi posti sono assegnati ai presidenti di Italia e Argentina, in quanto Paese natale del Papa, seguono i sovrani cattolici regnanti, il Gran Maestro dell'Ordine di Malta e i sovrani regnanti non cattolici. Si prosegue con i capi di Stato in ordine alfabetico francese, la lingua della diplomazia. Le autorità civili verranno fatte accomodare sulla parte destra del sagrato, guardando la basilica. I cardinali, invece, saranno tutti schierati davanti all'ingresso.
La delegazione italiana
La delegazione italiana sarà quella più numerosa, composta da una settantina di persone in tutto. Presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la figlia Laura, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, svolgendosi la cerimonia in uno Stato estero, il Vaticano, precede il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana, il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. In un altro settore, infine, il resto della delegazione italiana, inclusa una rappresentanza di Camera e Senato.Nonostante le consuetudini in parte stravolte dal pontificato di Bergoglio, quindi, la sacralità di un momento storico e solenne come quello delle esequie papali la si leggerà anche nelle innumerevoli regole da osservare per tutti i partecipanti coinvolti.