Omicidio Busto Arsizio: fermato un cinquantenne di Castellanza, in provincia di Varese, viveva in affitto da Gorla

Omicidio Busto Arsizio: fermato un cinquantenne di Castellanza, in provincia di Varese,  viveva in affitto da Gorla

Omicidio Busto Arsizio: fermato un cinquantenne di Castellanza, in provincia di Varese, viveva in affitto da Gorla   Photo Credit: agenziafotogramma.it


26 giugno 2025, ore 15:30

Ci sarebbe un movente economico dietro all'omicidio del commerciante 64enne. L’uomo fermato nella notte, un 50enne di Castellanza in provincia di Varese era affittuario della vittima, in arretrato con le rate

La svolta nelle indagini per l’omicidio di Davide Gorla, il commerciante di Busto Arsizio, ucciso ieri nel suo negozio nel centro della cittadina in provincia di Varese,  è arrivata nella notte. La polizia ha fermato un cinquantenne di Castellanza in provincia di Varese, Emanuele Mirti, un operaio incensurato, che però si è proclamato innocente. L’uomo abita in un appartamento di cui era proprietario Davide Gorla. Il movente dell’omicidio per gli inquirenti sarebbe economico: Mirti era in arretrato con gli affitti e Gorla avrebbe reclamato il saldo.

Incastrato delle immagini delle telecamere di sorveglianza

Gli agenti della squadra mobile di Varese sono arrivati al presunto responsabile dopo aver visionato le immagini delle telecamere comunali in cui era ritratto l’uomo, mentre si cambiava la maglietta insanguinata. All’arrivo dei poliziotti a casa, il 50 enne aveva indosso degli abiti puliti e quelli sporchi non sono stati ritrovati, come anche l’arma del delitto, un coltello, o un tagliacarte, e non è noto al momento se l'assassino l'abbia portato da casa oppure l'abbia trovato nel negozio di oggetti da scrittura di lusso della vittima.  Si cerca dunque la maglietta che l'assassino, incurante delle telecamere, si è sfilato quando è uscito dal negozio, forse perché sporca di sangue, indossandone una pulita. Anche in questo caso non è chiaro se il killer si sia portato il cambio da casa o l'abbia preso in negozio.

Mirti, inquilino moroso del commerciante

A Castellanza, nella palazzina di cinque piani di viale Lombardia, sulla targhetta dell'appartamento in cui abita l'operaio, ci sono tutti e due i nomi: Mirti E. e Gorla D. Tuttavia stando a quanto appreso lì ci viveva solo il fermato. Gorla viveva con il fratello a Rescaldina, forse era stato residente a Castellanza anni addietro. Mirti, operaio incensurato, è stato rintracciato proprio lì, a casa sua, dopo che si era lavato e cambiato. Secondo una testimonianza, Gorla avrebbe detto a chi lo ha aggredito a morte: " Ma cosa stai facendo, sei matto?", dimostrando quindi di conoscere bene chi aveva di fronte.


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