Oggi è l’Earth Overshoot Day: abbiamo esaurito le risorse naturali a disposizione per quest’anno

Oggi è l’Earth Overshoot Day: abbiamo esaurito le risorse naturali a disposizione per quest’anno Photo Credit: agenziafotogramma.it
24 luglio 2025, ore 12:30 , agg. alle 16:25
Tutta l’energia che utilizzeremo da oggi in poi è a credito sul prossimo anno
Siamo in debito. E fin qui nulla di nuovo, direte: siamo pur sempre italiani e siamo abituati a fare i conti con un debito pubblico gigantesco. Eppure non è di soldi che si parla, almeno non direttamente. A partire dalla data odierna è l’intera popolazione mondiale a essere in debito... con il Pianeta. Parliamo infatti delle risorse naturali che la Terra ci mette a disposizione: oggi, 24 luglio, è l’Earth Overshoot Day, il momento in cui – a causa dei nostri consumi troppo elevati – abbiamo esaurito il “budget ecologico” annuale a disposizione. Da domani vivremo “a credito” sul prossimo anno.
Il consumo globale
Questo appuntamento, con l’andare avanti degli anni, si sta presentando sempre prima sui 12 mesi. “Abbiamo esaurito le risorse naturali il 24 luglio. Di norma le dovremmo esaurire intorno a Natale. E non si vedono tutte quelle azioni previste per far slittare nuovamente in avanti questa data”, spiega ai microfoni di RTL 102.5, nel corso della trasmissione Non Stop News, Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf Italia.
E proprio l'Italia, in particolare, ha una responsabilità importante: la nostra Penisola, infatti, ha anticipato di oltre due mesi la media globale. “Abbiamo immesso più gas serra di quelle che la natura riesce ad assorbire, abbiamo usato più acqua di quella che avremmo avuto a disposizione, abbiamo disboscato troppo e pescato più pesce di quello che avremmo dovuto”, prosegue Alessi. Dunque abbiamo accumulato un debito enorme verso la natura: “Funziona come per un conto in banca: avevamo i soldi da usare per un anno ma li abbiamo finiti tutti il 24 luglio. Cosa vuol dire accumulare debito con la natura? Degradare gli ecosistemi, sovra sfruttiamo gli oceani, usiamo troppo suolo, usiamo le risorse in modo eccessivo peggiorando gli effetti del cambiamento climatico”.
La responsabilità individuale
Come ci insegnano sin da piccoli, è partendo dai piccoli gesti che si può migliorare la situazione. L’importanza dell’azione individuale è fondamentale per mettere in atto un cambiamento significativo. Eppure, di fronte a giganteschi colossi produttivi che operano ignorando completamente tutte le buone norme ambientali in virtù di annose dinamiche economiche e storiche (si pensi ai paesi dell’Est o tutte le nazioni in via di sviluppo), la fiducia nell’efficacia dei comportamenti dei singoli vacilla.
“Da soli – prosegue Alessi – non risolviamo la questione, bisogna operare tutti insieme. Se a livello globale diminuissimo del 50% il consumo di carne, per esempio, guadagneremmo 17 giorni in avanti sull’overshoot day. Se fermassimo la deforestazione recupereremmo 8 giorni. Tutti abbiamo una responsabilità, ogni azione conta”.
Sfruttiamo questa ricorrenza, dunque, per prendere coscienza della situazione, mantenendo salda la fiducia nella potenza delle nostre piccole azioni. Sperando (soprattutto) che a livello globale i rappresentanti delle realtà produttive e i governi riescano a raggiungere accordi proficui coniugando esigenze economiche e ambientali.